Buongiorno! Tante novità questa settimana!
L’UOMO CHE VOLEVA ESSERE COLPEVOLE
DI HENRIK STANGERUP
Genere: Distopico
Costo: 17,00
pag. 192
Editore: Iperborea
Un uomo, dopo una lite violenta, uccide sua moglie. È una sera qualunque, in un appartamento come tanti, a Copenaghen. Ma l’azione si svolge in un prossimo futuro e in una società che molto somiglia all’ideale modello della socialdemocrazia scandinava, deformata quel che basta a renderla più universale. Lo Stato che si prende cura del bene comune «dalla culla alla tomba» si è trasformato in una gabbia di conformismo, regno del consenso e dell’eufemismo, in cui tutto è pianificato e obbligatorio, compresa la felicità. E poiché l’omicidio non è altro che insufficiente adattamento sociale, Torben, l’assassino, viene sottoposto a cure psichiatriche e rimesso in libertà. Ma contro le regole di un sistema che nega la responsabilità individuale, Torben si ostina a voler essere giudicato e punito per quel che ha fatto. L’uomo che voleva essere colpevole è la storia di un processo kafkiano alla rovescia: l’inutile e sempre più assurdo tentativo del protagonista di dimostrare la propria colpa, l’angosciante senso di isolamento, la spirale di dubbi, lo sfaldarsi dell’identità e della realtà stessa diventano emblematici della condizione umana in un mondo che rifiuta la dimensione etica e si illude di delegare alla scienza la soluzione dei problemi morali. Solitari destinati a perdere nella lotta impari contro il proprio tempo, i personaggi di Stangerup, figli di Kierkegaard, preferiscono sempre e comunque prendere il rischio della loro verità e provare a essere «Quel singolo» che il filosofo danese voleva scrivere sulla sua tomba.
L’ISOLA DELLA MEMORIA
DI DIDO MICHIELSEN
Genere: Narrativa
Costo: 19,00
Pagg: 352
Editore: Nord
Serve, governanti, concubine, le nyai sono votate all’obbedienza e al silenzio. Isah è una di loro, ma farà sentire la sua voce Isah guarda le sue bambine, la sua gioia più grande, e si chiede cosa ne sarà di loro. Per anni ha sperato che il padre le riconoscesse. Invece lui sta per tornare in Olanda, dove lo attende la sua futura sposa e una vita in cui non c’è posto né per Isah né per le loro figlie mezzosangue… Isola di Giava, 1866. Isah ha solo sedici anni quando si ribella alla tradizione secolare che obbliga le donne al matrimonio combinato e s’innamora di Gey, un ufficiale dell’esercito coloniale olandese, anche se ciò significa essere bandita per sempre dalla famiglia. Ben presto, però, Isah si rende conto che Gey non intende affatto farne sua moglie, bensì la suanyai. In un’epoca in cui la distanza impedisce alle donne olandesi di raggiungere le colonie, è normale per un uomo prendere a servizio una giovane del posto, che di giorno lavori come governante, mentre di notte sia la sua concubina. Unanyai deve essere bella, educata e invisibile. Per anni, Isah obbedisce, racimolando briciole di felicità dalle poche attenzioni che riceve e dalla speranza di riuscire a dare un futuro migliore alle sue bambine. Ma ora che si ritrova sola e disonorata, Isah è costretta a compiere una scelta straziante per evitare che le sue figlie vengano discriminate sia dai bianchi sia dai giavanesi. Tuttavia lei non si rassegnerà a svanire nel silenzio, e troverà il modo di essere ricordata… Coraggiosa e determinata, Isah è una donna unica, eppure nella sua storia riecheggia la sofferenza delle migliaia dinyai che nei centocinquant’anni di dominazione olandese hanno subito la sua stessa sorte. Madri dimenticate che, grazie alle sue parole, hanno finalmente trovato una voce.
IL PORTO SEGRETO
DI MARIA ORUNA
Genere: Giallo
Costo: 19,80
Pagg: 516
Editore: Ponte alle Grazie
Oliver è nato e vive a Londra, ma una parte della sua famiglia è legata alla Cantabria. Quando, alla morte della madre, Oliver eredita una grande casa coloniale nella cittadina costiera di Suances, decide di cambiare vita e stabilirvisi per fare di Villa Marina un hotel sulla spiaggia. Ma durante i lavori di ristrutturazione, nel seminterrato viene scoperto il cadavere murato di un bambino: accanto a lui oggetti desueti, come in una tumulazione rituale. La scoperta causa un brivido in tuttala piccola comunità, e subito si sussegue una serie di omicidi in varie cittadine della regione. Fra autopsie che non quadrano e la paura che sale, la tenente Valentina Redondo si ritroverà a dover affrontare una minaccia nascosta e antica, e sarà costretta a un viaggio indietro nel tempo, fino alla Guerra civile e alle origini di un crimine terribile.
IL SOLDATO PERDUTO
DI GILLES MARCHAND
Genere: Narrativa storica
Costo: 17,00
Pagg: 224
Editore: Neri Pozza
1925, Parigi. Quando l’uomo entra nel ristorante, il maître col monocolo fissa con sospetto la sua camicia mal stirata, la giacca con le toppe ai gomiti da cui spunta una mano sola, le scarpe lucidate ma col fango sotto la suola. Chi ha combattuto si porta la guerra addosso, sotto la pelle, per sempre. Ed è stata una guerra feroce, tremendissima, quella che a lui ha strappato una mano, alle famiglie ha strappato padri, fratelli, figli. C’è una donna che lo attende seduta al tavolo con una questione urgente da sottoporgli: suo figlio non è mai tornato dal fronte e, sebbene siano trascorsi nove anni dalla battaglia di Verdun, Madame Joplain è graniticamente certa che Émile sia ancora vivo. L’uomo riconosce il lampo di folle speranza negli occhi di chi ha perso qualcuno ma non ha una tomba su cui piangere; ha cercato le tracce di tanti soldati spazzati dal conflitto, anche se finora non ne ha mai trovato uno in vita: che la triste signora non si faccia illusioni di sorta. Sono passati oltre dieci anni da quando lui stesso ha dovuto lasciare il combattimento attivo per colpa di quella mutilazione e da allora non ha mai smesso di occuparsi delle tragedie che la guerra ha lasciato dietro di sé, cercando un modo per fare ammenda, per perdonare a sé stesso di essere ancora tra i vivi. Per questo accetterà l’incarico, si metterà in cerca di Émile su campi di battaglia ormai freddi, fra ex soldati e testimoni che cercano solo di dimenticare; avvierà un’indagine disperata che si tramuterà in annosa ossessione e porterà alla luce mille storie di dolore e sangue ma anche di amore e speranza. Tra queste, una spicca per intensità e poesia, la storia della Figlia della Luna, quella donna bellissima che attraversava, notte dopo notte, la terra di nessuno tra i due schieramenti in cerca dell’amato perduto, indenne dal fuoco perché invisibile al nemico, come una creatura soprannaturale. E quando sulla Francia, sull’Europa intera, cominciano a soffiare nuovi venti di guerra con il loro carico di orrore e caos, è a quella storia dolce che il protagonista si aggrappa, unica luce in un mondo che affonda nelle tenebre.
L’ANIMALE DELLA FORESTA
DI ROBERTO CALASSO
Genere: Saggio
Costo: 14,00
Pagg: 146
Editore: Adelphi
Tutti gli scritti di Kafka sono attraversati dalla presenza del Nemico. Ma il suo nome si dichiarò soltanto alla fine, nei tre lunghi racconti di animali – Ricerche di un cane, Josefine la cantante o il popolo dei topi, La tana – che hanno scandito gli ultimi mesi della sua vita, chiudendola come un sigillo. Non si trattava di un tribunale ubiquo e ferreo, come nel Processo, né di un’autorità avvolgente, che poteva attirare a sé e al tempo stesso condannare, come nel Castello. Ma di animali dispersi e brulicanti, sopra e sotto la superficie della terra. Erano diventati gli unici interlocutori di colui che narrava. Come se Kafka fosse voluto scendere in uno strato più largo di ciò che è, là dove gli uomini possono essere una presenza superflua. A quel luogo – separato dal mondo ma da sempre già presente – e al suo ideatore è dedicato questo libro, che è insieme la via più diretta e labirintica per raggiungerlo.
ALFABETO DEI PICCOLI ARMENI
DI SONYA ORFALIAN
Genere: Narrativa
Costo: 14,00
Pagg: 200
Editore: Sellerio
Era il segreto celato in ciascuna delle famiglie dei sopravvissuti al genocidio degli armeni, compiuto nei territori dell’Impero ottomano tra il 1915 e il 1922. Le storie dei piccoli scampati allo sterminio: ciò che avevano subito, ciò a cui avevano assistito, come erano sopravvissuti, chi furono gli aguzzini, chi li aiutò a salvarsi, quale capriccio del caso li sottrasse alla morte. Nelle case dei discendenti, a causa del logorio del tempo e della diaspora, echeggiava solo un’eco lontana di tali racconti. E queste voci di ultima testimonianza, «ricordi, frammenti, sussurri» di bimbi e ragazzini indifesi, l’autrice ha raccolto nel corso del tempo da famigliari e conoscenti per tratteggiare nel modo più autentico il disegno di una tragedia collettiva. Quello che più risalta è che si tratta di bambini in marcia, che guardano e subiscono indicibili sofferenze lungo un cammino interminabile, perché lo specifico di quel massacro fu che esso si compì soprattutto attraverso terribili «marce della morte» (lezione utile, come dicono gli storici, per i successivi sterminatori del Novecento). E sono i figli di ogni classe sociale e ogni mestiere: dai professionisti delle città, dagli intellettuali cosmopoliti, ai poveri contadini delle campagne d’Anatolia. Dalle loro flebili voci, emergono anche i caratteri: gli audaci, gli avviliti, i vinti, gli speranzosi.
URLANDO CON I CANNIBALI
DI LEE MAYNARD
Genere: Narrativa
Costo: 20,00
Pagg: 350
Editore: Mattioli1885
Jesse si è diplomato, e ora con una valigia di cartone trova il coraggio di lasciare il West Virginia e attraversare il Tug River per avventurarsi nel Kentucky. Lì si ritrova ad assistere a una funzione evangelica e, mentre i fedeli toccati dallo Spirito Santo emettono grida di estasi, si ricorda di come i suoi concittadini gli raccomandassero sempre di non andare mai sull’altra sponda del fiume, abitata da presunti mangiatori di bambini. E ora si trova proprio lì, a gridare con quei cannibali. In un vortice di disavventure, sballottato fra l’amore le ragazze e lo stupore per il prossimo, Jesse continua imperterrito la ricerca di quella libertà e di quel futuro che esistono solamente lontano dal mondo in cui è cresciuto.
SCHIAVI DELLA SOLITUDINE
DI PATRICK HAMILTON
Genere: Narrativa
Costo: 20,00
Pagg: 350
Editore: Fazi
Inverno 1943, provincia inglese. Alle Rosamund Tea Rooms, ex sala da tè riconvertita in pensione con pretese di signorilità, alloggia un gruppetto di ospiti fissi i quali, al riparo dai bombardamenti che minacciano la capitale, conducono un’esistenza scandita da poche, monotone occupazioni e dal rintocco di un gong alle ore dei pasti. Tra vedove ipocondriache, attempate signorine divoratrici di biografie storiche ed ex teatranti ormai lontani dalle scene, spicca Miss Roach, nubile e non ancora quarantenne impiegata tuttofare presso un editore londinese. Lontano dal conflitto che incendia l’Europa e si manifesta al più nelle stentate conversazioni tra gli ospiti – oppresse dai boriosi sproloqui di Mr Thwaites, stentoreo pensionato dalle malcelate simpatie naziste –, la minutissima vita di Miss Roach potrebbe scorrere così placida da sembrare normale, fino al sorgere dell’inatteso flirt con il tenente Pike, bizzarro ufficiale americano stanziato nei pressi, e dell’amicizia con Vicki Kugelmann, profuga tedesca simile a lei per età e condizione, ma ben diversa per carattere e modi. L’incontro fra Miss Roach, Vicki e il tenente darà vita a un curioso triangolo, che non sarà mai davvero amoroso e che anzi la costringerà a misurare tutto il peso della propria solitudine e a patire l’offesa dell’insincerità. Ma chi ha imparato a valutare se stesso e il prossimo con onestà e compassione, pare dirci questo romanzo, riuscirà a costruire un suo finale, realisticamente lieto senza essere stereotipato.
QUASI NIENTE SBAGLIATO
DI GRETA PAVAN
Genere: Narrativa
Costo: 16,00
Pagg: 192
Editore: Bollati Boringhieri
Brianza, terra dai confini incerti, paesaggio di asfalto e capannoni, provincia ricchissima, dove la religiosa devozione al lavoro sembra essere l’unico parametro riconosciuto per la definizione di rapporti e identità. Ma per Margherita, nata nel 1990 in una delle tante famiglie venete emigrate in Lombardia nel dopoguerra, il benessere è una chimera da contemplare da lontano. Sfiancata dal susseguirsi di lavori senza prospettiva e a cui sembra destinata solo in quanto donna, svuotata dalla minaccia costante della precarietà e svilita da un’umanità ambigua, fatta di personaggi in cui albergano a un tempo colpa e innocenza, per Margherita rimane solo il sogno della fuga. Coltiva l’ossessione di Milano, attraente come una terra promessa, e di un lavoro come giornalista, forse unica possibilità rimasta per provare a fare sentire la propria voce. E sola alternativa a quella violenza che, goccia dopo goccia, quasi niente, rischia di trasformarla in tutto ciò che ha sempre rifiutato. Con “Quasi niente sbagliato” Greta Pavan ha scritto un romanzo di formazione, un autentico spaccato generazionale, una storia sull’appartenenza e sull’affermazione di sé che prova a rispondere a una domanda esistenziale: se il male sia ciò che riceviamo o quello che ci portiamo dentro.
NESSUN PIANO B
DI LEE & ANDREW CHILD
Genere: Thriller
Costo: 20,00
Pagg: 470
Editore: Longanesi
Nella tranquilla cittadina di Gerrardsville, sotto il cielo azzurro del Colorado, una donna muore investita da un autobus. La polizia archivia il caso come suicidio, ma qualcosa non torna. E lo sa bene Jack Reacher, che ha assistito alla scena e ha visto un uomo muoversi furtivamente, spingere la donna sotto le ruote del mezzo e afferrare la sua borsa. Poco dopo, un’altra morte sospetta viene classificata come naturale e Reacher comincia a credere che non si tratti di una coincidenza. Il suo intuito gli dice che c’è un assassino a piede libero, e che deve essere consegnato alla giustizia prima che sia troppo tardi. Quello che invece non sa è che questi crimini sono parte di un piano molto più grande, che lega tra loro un piromane in cerca di vendetta, un ragazzo in affidamento in fuga e una cospirazione segreta contro la città. Un piano apparentemente perfetto e che non contempla errori. Tranne uno, fatale: sottovalutare Reacher. Con una posta in gioco così alta, per i cospiratori non ha alcun senso preoccuparsi di un’ombra come Reacher. Ma lui non è un’ombra. È carne e ossa. Un concentrato implacabile di forza. E quando Jack Reacher decide di imporre la sua giustizia, non c’è nessun piano B che tenga.