Buongiorno! Ecco le tante novità, per tutti i gusti, sugli scaffali da questa settimana.
COME VENTO CUCITO ALLA TERRA
DI ILARIA TUTI
Genere: Narrativa storica
Costo: 20,00
pag. 384
Editore: Longanesi
Londra, settembre 1914
«Le mie mani non tremano mai. Sono una chirurga, ma alle donne non è consentito operare. Men che meno a me: madre ma non moglie, sono di origine italiana e pago anche il prezzo dell’indecisione della mia terra natia in questa guerra che già miete vite su vite. Quando una notte ricevo una visita inattesa, comprendo di non rispondere soltanto a me stessa. Il destino di mia figlia, e forse delle ambizioni di tante altre donne, dipende anche da me. Flora e Louisa sono medici, e più di chiunque altro hanno il coraggio e l’immaginazione necessari per spingere il sogno di emancipazione e uguaglianza oltre ogni confine. L’invito che mi rivolgono è un sortilegio, e come tutti i sortilegi è fatto anche d’ombra. Partire con loro per aprire a Parigi il primo ospedale di guerra interamente gestito da donne è un’impresa folle e necessaria.
LA STORIA DELLE NUVOLE
DI JENNY TINGHUI ZHANG
Genere: Narrativa storica
Costo: 18,00
Pagg: 384
Editore: Nord
Cina, 1882. Quando i suoi genitori scompaiono nel nulla, Daiyu non sa cosa fare. La nonna, invece, lo sa benissimo. Ha visto troppe orfane morire di fame o di violenze e lei non ha più la forza di occuparsi di una dodicenne. Perciò la traveste da ragazzo e la manda in città, in modo che possa guadagnarsi da vivere. E infatti, ben presto, Daiyu trova impiego come sguattera in una scuola di calligrafia. Intelligente e curiosa, inizia ad ascoltare di nascosto le lezioni, scoprendo così la meraviglia della parola scritta, l’infinito piacere della lettura, i molteplici significati racchiusi in ogni singolo ideogramma. E rivela un vero talento per la calligrafia, un talento che il maestro nota e non esita a coltivare. Ma tutto cambia il mattino in cui, mentre gira tra i banchi del mercato, Daiyu viene convinta con l’inganno a seguire uno sconosciuto, che la trascina a forza su una nave diretta a San Francisco.
CAMBIARE LE OSSA
DI BARBARA BARALDI
Genere: Thriller
Costo: 16,90
Pagg: 560
Editore: Giunti
Torino, 1988. Tito Ferretti ha solo quattro anni quando assiste all’omicidio di sua madre e del suo amante: è opera del “mostro”, il serial killer che sta terrorizzando la città e che sarà catturato, dopo un’indagine serrata, dal sostituto procuratore Francesco Scalviati. Sono passati 34 anni da allora. Il ricordo di quei fatti è lontano, ma il rinvenimento di un cadavere sfigurato sembra improvvisamente riaprire l’incubo: è Tito Ferretti. L’hanno massacrato con un antico spaccaossa, terza vittima di un assassino che agisce secondo una precisa, feroce dinamica. C’è un collegamento con il mostro, e quale? Il commissario Damiano Provera sa che solo una persona può venirne a capo: Aurora Scalviati, figlia del magistrato che negli anni Ottanta seguì il caso del mostro, venuta al mondo la stessa notte in cui le mani del padre si macchiarono di sangue. Capace, soprattutto, di scorgere le connessioni che nessun altro vede, e farne materia per identificare il killer. Aurora realizza subito che, anche se non sembrano avere nulla in comune, le vittime sono state scelte in base a un disegno preciso. E viene attratta da due indizi inquietanti: delle inspiegabili incisioni sulle ossa di Ferretti e un libro misterioso sulle connessioni fra teoria quantistica e fede. Mentre cerca di decifrare l’enigma arriva un’altra notizia sconvolgente: Giorgia, una ragazzina di dodici anni, è appena stata rapita… È l’inizio di un viaggio allucinante dove Aurora dovrà ricostruire un meccanismo perfetto e spietato, confrontarsi con la potenza della mente umana e capire, una volta di più, che il passato è l’unica chiave per penetrare il presente. E l’unica possibilità di redimersi. Aurora Scalviati torna in un thriller impetuoso, costruito con precisione chirurgica, sorprendente fino all’ultima pagina.
LA RITRATTISTA
DI CHIARA MONTANI
Genere: Narrativa storica
Costo: 18,00
Pagg: 352
Editore: Garzanti
Roma 1459. Lavinia non avrebbe mai immaginato che qualcuno potesse commissionarle un ritratto. Da quando è nata, si è sentita ripetere che le donne non possono diventare pittrici, ma ora, nella sua vita, nulla è più come prima. Vive a Roma, lontana dalla sua Firenze, in una locanda dove altre giovani donne inseguono la propria indipendenza. Solo una cosa non è cambiata: accanto a lei c’è Piero della Francesca; per tutti un maestro di valore assoluto, per Lavinia l’uomo che è riuscito a insegnarle i segreti della pittura. E Piero è in pericolo. Dopo essere stato testimone di un incendio in cui ha perso la vita una vecchia amica, riceve una serie di messaggi cifrati che scatenano una gara d’astuzia in cui sembra che l’avversario sia sempre in vantaggio. Piero vorrebbe fare affidamento solo sul proprio intuito, ma ha imparato che l’aiuto di Lavinia è prezioso. I due si mettono allora sulle tracce di un antico manoscritto greco che potrebbe avere a che fare con il tentativo di salvare il Despotato di Morea, ultimo baluardo della cristianità contro l’invasione turca. Il gioco si sta facendo più grande di loro e la verità sembra a portata di mano. Finché qualcuno attenta alla vita di Lavinia. Solo allora la giovane comprende che, lontano da pennelli e colori, il mondo può essere oscuro e pericoloso per una donna sagace e intelligente come lei. Che a volte non basta il coraggio, a volte bisogna andare oltre i propri limiti. Solo così si può essere liberi davvero. Chiara Montani torna con i due amati protagonisti che sono stati al centro di un passaparola senza fine: Lavinia, giovane donna che non vuole sottostare alle convenzioni del suo tempo, e Piero della Francesca con il suo affascinante mondo fatto di arte e razionalità. Una nuova avventura impreziosita dalla meraviglia di una Roma che, ancora lontana dai fasti del barocco, sa già abbagliare.
STORIA DEL FIGLIO
DI MARIE ELENE LAFON
Genere: Narrativa
Costo: 17,00
Pagg: 160
Editore: Fazi
Il figlio è André. La madre, Gabrielle. Il padre è sconosciuto. André viene cresciuto da Hélène, la sorella di Gabrielle, e suo marito: coccolatissimo, unico maschio fra le cugine, ogni estate ritrova “la madre”, misteriosa signora che ha scelto di vivere a Parigi e torna a trascorrere le vacanze in famiglia. Questo è solo l’inizio della storia, o meglio è una parte, perché le vicende narrate in “Storia del figlio” coprono un arco lungo cent’anni, raccontando il prima e il dopo, indagando sui molti perché, spostando di volta in volta la lente su un personaggio e su un momento diverso: due bambini gemelli di Chanterelle a inizio Novecento, un irrequieto collegiale che conosce i primi turbamenti erotici, una donna sola in un appartamento parigino, un partigiano in cerca di suo padre e molti altri ancora. A mettere insieme tutti i pezzi, in questa saga familiare costruita come un mosaico, è la penna di Marie-Hélène Lafon che, con eleganza, delicatezza e sensibilità, racconta la verità di una famiglia nelle sue pieghe più profonde, quelle che scavano i solchi della vita.
IL SONNO DELLA GIUSTIZIA
DI STACEY ABRAMS
Genere: Thriller
Costo: 20,00
Pagg: 458
Editore: Piemme
Quando diventi una pedina nel gioco di uno degli uomini più potenti d’America, non hai scelta: devi giocare la partita. Fino alla fine. È il diciotto giugno, alle undici e quarantasette di sera, quando il cervello di Howard Wynn, anziano e scomodo giudice della Corte Suprema, smette di funzionare. Ma nulla è casuale, nella vita del giudice Wynn: la sua carriera è stata una partita a scacchi, e la prossima mossa – anche dal coma in cui è precipitato – è già pronta sulla scacchiera. E si chiama Avery Keene. Avery è una giovane avvocatessa, assistente di Wynn, con una famiglia complicata e pochi santi in paradiso: con un misto di umiltà e ambizione, ha lavorato sodo per arrivare dov’è. E, adesso che il suo capo è in coma, si ritrova in una posizione scomodissima: perché Wynn, a sua insaputa, l’ha nominata sua tutrice legale. Ora la vita e la morte del vecchio giudice sono nelle sue mani. E non solo. Perché sono molti i segreti che Wynn, dal suo scranno nel cuore del potere, ha visto passare davanti a sé. Segreti che l’hanno portato a condurre un’indagine riservata, rimasta inconclusa, e destinata a mettere in ginocchio persone molto importanti, compresa la più importante di tutte: il presidente degli Stati Uniti. Ad Avery non resta che scoprire – indizio dopo indizio, sapientemente disseminati dal giudice – di che indagine si tratti, e quale debba essere la prossima mossa. Perché è chiaro che una sola cosa conta davvero: la verità. Quella che il giudice Wynn era arrivato così vicino a conoscere, e senza la quale il destino dell’America non potrà che essere nerissimo.
DOLCE INTRODUZIONE AL CAOS
DI MARTA ORRIOLS
Genere: Narrativa
Costo: 16,80
Pagg: 256
Editore: Ponte alle Grazie
Dani e Marta stanno insieme da un paio d’anni. Giocano, ridono, intrecciano passi e ambizioni in un’allegria limpida, senza pensieri, avvinghiati a una giovinezza ingannevole e lieve come la stellina che si sono tatuati dietro l’orecchio. Finché non scoprono di aspettare un bambino. La notizia, che cala improvvisa su di loro a scompaginare ogni priorità, li precipita in un limbo di dubbi che li porterà a metters in discussione, come persone e come coppia, e a stravolgere per sempre i contorni entro cui erano vissuti. Lei, impermeabile al desiderio di maternità, vuole trasferirsi a Berlino per realizzare i propri sogni d’artista. Lui, orfano di padre, è costretto ad affrontare la promessa fatta da adolescente di non abbandonare mai un figlio. Ma come si dissipa il futuro? Come si riscrive il copione della vita? Quali sono i punti cardinali capaci di orientare in questo nuovo, indomabile caos? Mentre l’ago della loro bilancia oscilla impazzito tra le aspirazioni del lavoro e quelle di una famiglia, l’ansia del controllo e la paura di perderlo, l’essenza ambivalente dell’amore, del dolore, della libertà, Marta Orriols scardina, pagina dopo pagina, ogni pregiudizio semplicistico intorno alla gravidanza per esplorare dal di dentro le emozioni, le proiezioni, le contraddizioni che porta con sé.
AUTOBIOGRAFIA DELLA GAFFE
DI MARIO FORTUNATO
Genere: Narrativa
Costo: 14,50
Pagg: 160
Editore: Neri Pozza
«A vent’anni si è così poco sé stessi da non poter essere altro. È l’età della gaffe: il momento della vita in cui la verità non ha fatto ancora in tempo a mascherarsi». Si immagini dunque l’autore giovane, in un pomeriggio d’inizio estate, in una sala gremita di pubblico e autorità locali, esibirsi in un convegno su “La letteratura e i giovani” utilizzando come metafora la perdita di un braccio. Si immagini poi, seduto in prima fila, accanto al Sindaco, un editore leggendario che si agita alle sue parole, voltandosi a destra e sinistra in preda a un nervosismo e un disappunto crescenti. Nell’anima accecata del giovane autore si fa strada l’idea che nulla è meno visibile di ciò che sta molto vicino e così si accorge che, seduto in prima fila accanto all’editore, il Sindaco è privo di un braccio. Tuttavia è a quel punto che accade l’inimmaginabile: invece di concludere il suo discorso e tacere per sempre in preda all’onta, il giovane autore precipita in un gorgo ineluttabile di ignobili riflessioni sulla scrittura come arto mancante e amputazione primaria. Tanto che, quando gli interventi cessano, l’editore leggendario gli sussurra in un orecchio: Sei così bravo in materia che dovresti scrivere un libro sulla gaffe. Questo libro nasce per adempiere quel lontano suggerimento.
IL DUCA
DI MATTEO MELCHIORRE
Genere: Narrativa
Costo: 21,00
Pagg: 464
Editore: Einaudi
L’ultimo erede di una dinastia decaduta, i Cimamonte, si è ritirato a vivere nella villa da sempre appartenuta alla sua famiglia. La tenuta giganteggia su Vallorgàna, un piccolo e isolato paese di montagna. Il mondo intorno, il mondo di oggi, nel quale le nobili dinastie non importano piú a nessuno, sembra distante. L’ultimo dei Cimamonte è un giovane uomo solitario che in paese chiamano scherzosamente «il Duca». Sospeso tra l’incredibile potere del luogo, il carico dei lavori manuali e le vecchie carte di famiglia si ritrova via via in una quiete paradossale, dorata, fuori dal tempo. Finché un giorno bussa alla sua porta Nelso, appena sceso dalla montagna. È lui a portargli la notizia: nei boschi della Val Fonda gli stanno rubando seicento quintali di legname. Inaspettatamente, risvegliato dalla smania del possesso, il sangue dei Cimamonte prende a ribollire. Ci sono libri che fin dalle prime righe fanno precipitare il lettore in un mondo mai visto prima. L’abilità dell’autore sta nel mimetizzarsi tra le pieghe della storia, e fare in modo che abitare accanto ai personaggi risulti un gesto tanto istintivo quanto inevitabile. È quello che accade leggendo Il Duca, un romanzo classico eppure nuovissimo, epico e politico, torrenziale e filosofico, che invita a riflettere sulla libertà delle scelte e la forza irresistibile del passato. Con una voce colta e insieme divertita, sinuosa e ipnotica – inusuale nel panorama letterario nostrano – Matteo Melchiorre mette a punto un congegno narrativo dal quale è impossibile staccarsi.
L’AMICA SFUGGENTE
DI MADELEINE ST JOHN
Genere: Nattariva
Costo: 16,00
Pagg: 176
Editore: Garzanti
Nell’elegante salotto del giornalista Alex Maclise non manca mai una copia del «Times» da sfogliare davanti al caminetto. Ma stasera, qua e là, fanno capolino altri insoliti oggetti: una sciarpa e un bicchiere di Martini con uno sbuffo di rossetto rosso. È il segno del passaggio di Barbara, una ragazza che, pur digiuna di studi universitari, è riuscita grazie alla sua perspicacia a ricavarsi un ruolo nella vita intellettuale londinese. Proprio a una di queste soirée, ha conosciuto Alex, che si è offerto di diventare il suo mentore. Tra i due nasce un sentimento più profondo dell’amicizia, ma, proprio quando Barbara sta per abbandonare ogni riserva, scopre che Alex le ha celato un segreto che cambia tutto. Eppure, il ricordo di quell’uomo stenta a svanire. O forse è il desiderio di qualcos’altro che infiamma Barbara ancor più dell’amore. La passione che la spinge a inseguire un sogno. E un viaggio in India come inviata speciale potrebbe essere la risposta a tutto, anche se significherebbe allontanarsi da Londra. Ma forse è proprio quello che vuole davvero. Perché, prima di aprire il proprio cuore, ogni donna dovrebbe sentirsi realizzata. È l’unico modo per essere davvero felici.
SAFFO, LA RAGAZZA DI LESBO
DI SILVIA ROMANI
Genere: Biografia
Costo: 18,50
Pagg: 208
Editore: Einaudi
Saffo è stata una ragazza di Lesbo, una figlia e una madre. Ha diretto cori di giovani coetanee, ha insegnato loro a cantare e a danzare. Forse ha persino sussurrato al riparo delle stanze chiuse i segreti del piacere femminile. Ha educato alla bellezza le signorine bene nella Lesbo della fine del VII secolo a.C. È stata omosessuale, bisessuale, persino un’icona LGBT. Poi ha dichiarato di non voler piú vivere, e si è tuffata dalla rupe bianca di Leucade, innamorata perdutamente di un uomo, il barcaiolo Faone. Ha insegnato a generazioni di giovani scrittrici il coraggio di far sentire la propria voce. La sua leggenda, nata quando era ancora in vita, si è nutrita delle ombre e dei vuoti che circondano i frammenti arrivati sino a noi e alimentato una inesauribile fioritura di interpretazioni letterarie e artistiche. In questo volume Silvia Romani accompagna il lettore nelle vie di Lesbo, nei giorni in cui una ragazza di buona famiglia scopre una vocazione e uno straordinario destino. Saffo, la ragazza di Lesbo è un suggestivo, coinvolgente omaggio all’incanto dei suoi versi, fatti di lune metafisiche, notti profumate di rose, nostalgia per la giovinezza che fugge; e alla fascinazione che non smette di esercitare sugli autori e gli artisti d’ogni tempo e paese.
IL DIZIONARIO DEL BUGIARDO
DI ELEY WILLIAMS
Genere: Narrativa
Costo: 18,00
Pagg: 256
Editore: Neri Pozza
Londra, il Diciannnovesimo secolo è al tramonto quando Peter Winceworth, della rinomata casa editrice Swansby, riceve dal professor Gerolf Swansby in persona l’ingrato compito di aggiornare il Nuovo Dizionario Enciclopedico Swansby alla lettera S. Il lessicografo, che è solito dire neceffario e peccaminofo, sparpaglia sulla scrivania i suoi foglietti azzurri coperti di parole che cominciano per la fatidica consonante, ma voci e lemmi si trasformano subito in fastidiosi sibili e fischi. Non è semplice liberarsi della zeppola, soprattutto se è una zeppola falsa, del tutto artefatta, nata dalla sciocca convinzione, maturata da Winceworth quand’era bambino, che quell’amabile artificio potesse garantirgli in cambio sorrisi e gentilezza. Non è nemmeno semplice liberarsi del maleficio della simulazione per chi ne ha fatto la propria condotta di vita. Soprattutto, per chi ha a che fare con l’artificio piú grande di tutti: la compilazione e la definizione delle parole. Perché dunque non inventare parole nuove, visto che ogni lingua muta con il mutare delle epoche? Londra, in un giorno qualsiasi del Ventunesimo secolo Mallory è al lavoro nel suo ufficio al secondo piano della Swansby House. Accanto vi è una squallida stanza delle fotocopie, poi il ripostiglio della cancelleria e alla fine del corridoio l’ufficio di David Swansby, erede della rinomata casa editrice omonima. Mallory è stata assunta con l’incarico di rispondere alle telefonate che arrivano ogni giorno, provenienti stranamente tutte dalla stessa persona. Telefonate che minacciano di far saltare in aria l’edificio, accompagnate da auspici funesti: «Spero che bruciate all’inferno», «Vi voglio tutti morti». La vita di Mallory si adagerebbe nella routine di queste minacce, se David non le affidasse un nuovo compito: contribuire alla digitalizzazione del dizionario Swansby scovando voci e lemmi bizzarri come aragnasetlazione (la sensazione di camminare tra filamenti di seta di ragno) o asinidoroso (che emette l’odore di un asino che brucia), con cui qualche bislacco lessicografo ha cercato in passato di minare il buon nome delle edizioni Swansby. Tra le mura della Swansby House, tuttavia, la simulazione non si annida soltanto nelle pagine di un vecchio dizionario… Accolto al suo apparire in Inghilterra da un grande successo di critica e pubblico, Il dizionario del bugiardo è uno strabiliante romanzo sul potere piú grande che è dato agli esseri umani: il potere delle parole.