Recensione
La parte più bella di questo romanzo, che definirei un paranormal thriller, è l’ambientazione soffocante, terrorifica e agghiacciante tipica dei manicomi degli anni ’40 del ‘900. L’idea di base della reincarnazione, di questa ragazzina uccisa e che rinasce in una nuova famiglia mantenendo inalterati i ricordi della vita passata per far ritrovare il suo cadavere, è di per sé anche carina, ma è stata usata in maniera fiacca e sbrigativa. Questo personaggio poteva davvero essere uno di quelli che, in fatto di brividi, difficilmente sarebbe stato dimenticato dai lettori, che avrebbe potuto innalzare, e di parecchio, il livello di adrenalina, purtroppo le sue capacità non sono state sfruttate appieno. Così come non è stata ben sfruttata la sua storia all’interno del manicomio, dove vi è rimasta per ben 15 anni, da quando, in sostanza, era una bambina che doveva lottare contro elettroshock, divieti, solitudine e angherie varie. Il finale poi conferisce un eccessivo taglio netto spiazzante, riassunto in una frase talmente breve, e in cui si dice tutto, da lasciare l’amaro in bocca. Probabilmente è stato voluto, certo, ma trovo tale scelta discutibile. Lettura adatta per qualche ora di svago.
Trama
Nuova Zelanda, 1942. Edith ha passato gli ultimi quindici anni rinchiusa.
Aveva solo cinque anni quando è stata mandata all’Istituto Seacliff e, anche se ricorda ben poco della vita prima dell’ingresso in manicomio, non smette di sperare di poter tornare un giorno alla normalità. Quando un devastante incendio distrugge il reparto, Edith viene interrogata dalla polizia e dal giovane medico Declan Harris. Affascinato dalla sua bellissima paziente, Declan comincia a dubitare delle ragioni ufficiali che hanno portato al suo internamento. È davvero pazza? O la storia folle che ha raccontato da bambina corrispondeva al vero? Il tempo sta per scadere: mentre Edith è in attesa di essere sottoposta a un nuovo e definitivo trattamento, che lascerebbe ben poco di lei da salvare, Declan cerca di scoprire la verità. Ma il mistero si sta trasformando in ossessione, e il dottore rischia di perdere tutto ciò che ha: per salvare la mente di Edith, sarà disposto a sacrificare la sua?