Home » Peccato mortale di James Patterson

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Recensione

Thriller ben costruito e dinamico, il cui punto di forza sta nelle tre protagoniste femminili; donne determinate e indipendenti che, a ben vedere, surclassano i loro coprotagonisti maschili, sia per audacia che per intelletto e ruolo lavorativo e familiare. Insomma, è la donna a portare i pantaloni. La lettura scorre via veloce e senza intoppi, logica e con i singoli pezzi del rebus che si incastrano facilmente capitolo dopo capitolo. Finalmente, dopo tanto, un thriller che non mi ha fatto urlare (dentro di me) all’eresia, che non ho trovato troppo banale o infarcito dei soliti cliché tipici ormai del genere. Unico neo è forse il fatto che si tratta di un romanzo autoconclusivo senza esserlo, resta aperto un filone narrativo secondario che presuppone a un seguito che più che una necessità narrativa mi sembra un gioco di marketing.

 

 

 

Trama

La detective Lindsay Boxer e le sue tre migliori amiche stanno cercando di ritrovare un equilibrio dopo gli eventi che le hanno portate al limite estremo. Dopo un’esperienza quasi mortale, Yuki guarda alla sua esistenza da una nuova prospettiva e sta pensando di lasciare la sua carriera di avvocato. Cindy, reporter del San Francisco Chronicle, si è ristabilita dopo una ferita da arma da fuoco e ha pubblicato un libro sulla cattura del famigerato serial killer che lei stessa ha aiutato a far arrestare. Lindsay si gode la felicità di sapere che il suo gruppo di amiche è ancora attorno a lei. Ma una nuova minaccia scuote le strade di San Francisco. Una misteriosa banda di criminali agisce travestendosi da poliziotti e sta saccheggiando la città lasciandosi dietro una scia di cadaveri. Lindsay è già sulle loro tracce ma un atroce dubbio la attanaglia: e se fossero veri poliziotti? E se fosse qualcuno di sua conoscenza?

 

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