Home » L’ora di Agathe di Anne Cathrine Bomann

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Recensione

Esplorare nuove, per me, letterature, come ad esempio quella scandinava è uno dei miei obiettivi letterari del 2020 e, conoscendomi, ho voluto cominciare con qualcosa di breve ma non superficiale e la scelta è ricaduta su questo romanzo che nella sua semplicità mi ha coinvolto molto (l’ho terminato in un paio di giorni). Il vecchio psicanalista prossimo alla pensione che comprende quanto anche lui può trasmettere di sé ai suoi pazienti e non solo viceversa, offre un nuovo punto di vista al lettore. La terapia diventa uno scambio, un reciproco guardarsi dentro e scoprirsi sotto una prospettiva diversa: quella dell’altro. Condividere, anche gli eventi più terribili. E Agathe… un personaggio semplice ma unico, forte e fragile allo stesso tempo. Bello, intenso. Mi è piaciuto molto.

 

 

 

Trama

In una cittadina francese degli anni Quaranta, uno psicanalista fa il conto alla rovescia, con puntiglio maniacale, delle ore che lo separano dalla pensione. Scapolo e senza amici, la sua vita si divide tra lo studio, dove ascolta svogliatamente i pazienti fingendo di prendere appunti mentre disegna caricature di uccelli, e la casa d’infanzia in cui ancora abita e si rintana dal mondo, origliando dai muri la vita del vicino che non ha mai visto. Qualcosa cambia quando una giovane tedesca di nome Agathe insiste per essere presa in cura da lui. Costretto ad accettarla suo malgrado e nonostante l’imminente ritiro, il medico scopre che dietro quell’aspetto fragile si nasconde una donna forte, sagace, pronta a scavare nel suo passato per affrontare il trauma inconfessabile che le ha imbrigliato l’esistenza. Una donna che lo affascina e lo sfida cogliendo in lui quel male di vivere che li accomuna e li lega in un’intesa sottile. Una paziente capace di girare lo specchio e invertire i ruoli, obbligando lui, lo psichiatra a fine carriera, il vecchio disilluso, a guardare dentro la sua stessa infelicità e a mettere in discussione, solo ora e per la prima volta, la sua vita. Scrittrice e psicologa, Anne Cathrine Bomann realizza un romanzo che dalla sua delicatezza e finezza empatica trae un fascino peculiare. L’ora di Agathe è il racconto di una tardiva quanto fervida educazione sentimentale, il diario di una lotta interiore tra il desiderio di intimità con gli altri e con il mondo e la paura di perseguirlo, una storia che ci costringe a rallentare il ritmo, ad affinare i sensi e i pensieri, trascinandoci dolcemente nel percorso dei due protagonisti, inseguendo la speranza di essere sempre in tempo per ricominciare.

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