Recensione
Anche questa volta sono partita con entusiasmo. Non troppo, il giusto, ma alla fine sono comunque rimasta un po’ dubbiosa su questo romanzo che non risponde appieno a tutte le domande. Sebbene parta un po’ in sordina, lento fino a circa poco più di metà, alcuni dettagli, alcune sfumature e alcuni passaggi non vengono ben chiariti e sviluppati e non capisco se sia stata una scelta voluta, quella di lasciare un po’ il lettore in sospeso in questo limbo di incertezze, o se sia dipeso da altro. Non so voi, ma a me piace avere tutte le risposte quando arrivo alla fine di un thriller, avere ben chiara la situazione, cosa che invece qui, a parer mio, è mancato. Non posso rivelarvi troppo, rischierei di spoilerare, ma nessun particolare e nessuno dei personaggi rimanda al titolo, a parte i disegni, chiaramente. Chi era l’uomo di gesso? Fino a che punto la mente di uno dei protagonisti lo aveva ingannato? Questo quesito mi sono trovata a pormi alla fine del romanzo, e sono riuscita a trovare solo una risposta parziale. Il romanzo, tuttavia, non è male, è scorrevole ci si affeziona ai personaggi, con alcuni ci si vorrebbe anche arrabbiare e spronarli. La vicenda si srotola lungo un intricato sentiero di menzogne e omissioni, di cose fatte ma non dette per paura, di vite rovinate e dissolte nel nulla solo a causa della “legge delle possibilità” , alcune prevedibili e altre meno, gioco forza anche l’età dei protagonisti, ragazzini preadolescenti che agiscono senza riflettere, senza vagliare le conseguenze, senza sapere. Consigliato a chi ha voglia, tutto sommato, di un thriller senza soffrire di tachicardia.
Trama
Guardandosi indietro, tutto è cominciato quel giorno alla fiera, con il terribile incidente sulla giostra. Il giorno in cui Ed, dodicenne, ha incontrato per la prima volta l’Uomo di Gesso. È stato proprio lui, l’Uomo di Gesso, a dargli l’idea di utilizzare quei disegni per i messaggi con il suo gruppo di amici. E all’inizio era uno spasso, per tutti. Fino a quando non è stato ritrovato il cadavere di una ragazzina. Ma sono passati trent’anni, e Ed pensava di essersi lasciato il passato alle spalle. Poi, per posta, riceve una busta: un gessetto, e il disegno di un uomo stilizzato. Certe storie non finiscono. Il gioco, per Ed e i suoi amichetti di un tempo, ricomincia da capo. L’Uomo di Gesso è di nuovo tra loro.