L’inganno è il risvolto della medaglia della bellezza e della perfezione a tutti i costi, in natura come nell’animo umano. Questo perché la perfezione e la bellezza sono concetti puramente soggettivi, subordinati al cambiamento del tempo e al vantaggio; sono condizioni illusorie e menzognere. Sono apparenza, nulla di più. Provate a pensarci. I fiori più belli sono velenosi o nascondono in sé un “lato oscuro”: il mughetto, l’elleboro o l’oleandro; le rose hanno le spine e l’anemone è urticante. E lo stesso vale per gli animali e le persone. La sola differenza è che mentre in natura si tratta di una condizione atta a garantire la difesa e la sopravvivenza di un essere o una specie, nell’uomo tale comportamento si manifesta in virtù di uno sfrenato o, come lo ha chiamato una volta una mia amica psicoterapeuta, cosmico egoismo, e poco importa se a risentirne sarà il legame madre – figlia. La donna silenziosa (Newton Compton editori, pp. 330) è l’esordio letterario di Debbie Howells, un thriller misterioso e affascinante (questa volta la Newton ha azzeccato il titolo), che affronta tematiche classiche, se vogliamo (il non sempre facile rapporto genitori – figli; la difficoltà ad accettare lo scorrere inesorabile del tempo; l’invidia, la nostalgia verso ciò che era e che non sarà più; l’egoismo; il tradimento), ma nasconde fra le sue pagine, come giusto che sia, “un’anima” da scoprire. È un “romanzo puzzle” in cui il lettore ha il compito di assemblare i vari indizi, i vari pezzi che l’autrice, con estrema maestria, semina durante il racconto. A incuriosire ulteriormente e ad accentuare la suspense è la scelta, a mio avviso molto riuscita, di alternare la voce narrante della protagonista con quella di altri due personaggi chiave, di cui una è la vittima, che trasporta il lettore in una regressione temporale utile a capire le dinamiche dei fatti. Lo possiamo definire un thriller al femminile, sia per gli argomenti che per lo svolgimento della trama e le protagoniste implicate nella vicenda. Consigliato. Affascinante. Trascinante. Inquietante. Cinzia Ceriani