Recensione
Nonostante l’invidiabile abilità letteraria e descrittiva di Paola Zannoner, ho fatto un’enorme fatica a leggere L’ultimo faro (De Agostini, pp. 368), per la lentezza con cui scorre, forse anche troppa, per buona parte dei capitoli. La narrazione, infatti, inizia ad acquistare un po’ di ritmo solo dalla seconda metà in poi, anche se comunque persistono delle pagine “lente”. Ammetto che non è il mio genere ma cerco sempre di dare giudizi obiettivi. Infatti ho molto apprezzato il messaggio di un ritorno positivo ad una vita non costantemente incollata alla realtà digitale o all’elettronica che si impone ai ragazzi in vacanza forzata nella splendida baia dominata dall’imponente faro, coprotagonista della vicenda narrata, e dalla lussureggiante natura che fa da scenografia alla storia. Non è negativo, soprattutto per le nuove generazioni, riscoprire quanto, per i trentacinquenni e quarantenni di oggi, i giochi in scatola, le corse in spiaggia e la possibilità di non essere reperibili sempre e ovunque, fosse importante, piacevole e di come alcune volte questo modo di comportarsi potesse persino diventare un atto di ribellione o trasgressione. Le generazioni cambiano, il modo di vivere e percepire la realtà cambia, non per questo una è meglio dell’altra. Ognuna ha i suoi pregi e i suoi difetti, il segreto sta nell’equilibrio.
Trama
Un bellissimo faro sul mare e tre settimane di vacanza. Per quattordici ragazzi sta per iniziare un’estate magnifica. Un’estate di amicizie, amori e anche piccoli dissapori.
Ognuno di loro ha una storia diversa alle spalle, una ferita da nascondere, un segreto da custodire.
Come Samuele, sempre pronto ad attaccare briga con tutti; o Fran, che è così timida da non riuscire a parlare con nessuno; o ancora Ahmed, il ragazzo scappato dalla guerra…
E poi c’è Lin, tredici anni e un numero di assenze ingiustificate sufficiente a farsi cacciare da scuola. Dalla vita ha imparato due cose: la prima è che non bisogna mai abbassare la guardia, la seconda è che non ci si può fidare di nessuno. Per questo Lin preferisce starsene per conto proprio piuttosto che fare amicizia con i compagni. Ma una scoperta nella cava di pietra ai piedi del faro cambia tutto: uno strano graffito che mette Lin sulle tracce di una misteriosa e romantica storia d’amore. E così, tra calde giornate d’agosto e meravigliose notti stellate, Lin avrà bisogno di tutto l’aiuto dei suoi amici per riallacciare gli ingarbugliati fili del passato, scoprire la verità e vivere un’avventura che la cambierà per sempre.