Recensione
Parte alla grande la giovane scrittrice veronese Chiara Passilongo, formatasi alla scuola Palomar di Mattia Signorini a Rovigo.
Il suo La parabola delle stelle cadenti (Mondadori, pag. 374)è un romanzo maturo, avvincente, decisamente ben costruito.
La vicenda si snoda tra il 1981 e il 2013 e vede protagonisti i componenti della famiglia Vicentini: il padre Achille, la madre Nora, i gemelli Francesco e Gloria, arrivati dopo ben nove anni di matrimonio, il 10 agosto. Per festeggiare la loro nascita il padre, che gestisce un forno, crea una nuova merendina a forma di stella cadente, la tortina San Lorenzo. Tale sarà il successo che la piccola attività commerciale diventerà un’azienda dolciaria, con sede anche all’estero.
Achille, che vive per la ditta e per la famiglia, ma è attento anche alle esigenze di Borgo San Bartolomeo, in cui la vicenda è ambientata ( ci sarà pure una parentesi romana per lui, addirittura come senatore ), sogna e cerca di imporre ai gemelli, in particolare Francesco, un futuro diverso rispetto alla carriera e agli amori che i figli inseguono. Passando gli anni, le vicende personali e quelle lavorative…
Con una scrittura scorrevole, semplice ma non superficiale, l’autrice ci accompagna in questo lungo viaggio tra sentimenti profondi e contrastanti, intrecciando magistralmente la storia della famiglia Vicentini con questo angolo di nord-est e la più vasta storia italiana.
Complimenti Chiara!
Lara Massignan
Trama
10 agosto 1981: Nora dà alla luce due gemelli, Francesco e Gloria. Achille Vicentini, il neo padre, sta tornando a casa dopo la notte in ospedale, a bordo della sua Giulietta, euforico. Attraversa il panorama di “case e aziende, case e aziende” che ben conosce: così è tutta la campagna veneta dove vive, popolosa e operosa. Lui stesso vi contribuisce da quando con suo padre ha trasformato il forno di famiglia, nel centro di Borgo San Bartolomeo, in una piccola azienda dolciaria. Alla ditta e ai figli Achille intende dedicare ogni suo giorno. È uno tutto d’un pezzo, un uomo di destra pervaso però da un senso di responsabilità di marca socialista nei confronti di chi lavora per lui: i dipendenti sono parte della famiglia. È con loro che Achille escogita il modo più bello di festeggiare la notte in cui i suoi figli sono nati: una nuova merendina a forma di stella cadente, la Tortina San Lorenzo, destinata ad avere grande successo. Achille già immagina Francesco e Gloria che crescono mangiando quei dolci genuini, che diventano bimbi paffuti, adolescenti sereni, studenti d’eccellenza pronti a prendere in mano le sorti della ditta. Dagli anni Ottanta a oggi le vite di Achille e Nora, di Gloria e Francesco e di tutta la comunità che li circonda vengono narrate come in un album di fotografie,
pieno di luci, di sorrisi e di ombre. Nulla, o quasi, sarà come Achille lo aveva previsto. Che cosa potrà succedere quando Francesco mostrerà
più interesse per l’imperatore Giustiniano che per la “San Lorenzo srl”? E quando Gloria, all’ultimo anno di liceo, si innamorerà di un affascinante ragazzo di sinistra? O quando l’azienda si troverà ad affrontare gli anni della crisi?