Buongiorno! Le novità di questa settimana
A FUOCO LENTO
DI PHILIP KEER
Genere: Thriller/Noir
Costo: 17,00
pag. 468
Editore: Fazi
Argentina, 1950. Dopo essere stato vittima di uno scambio di persona, Bernie Gunther si vede costretto a scappare a Buenos Aires fingendosi un criminale di guerra nazista. Quando viene accolto da Perón in persona e dalla moglie Evita svela loro la sua vera identità e scopre che la sua reputazione di detective lo precede. Così, il colonnello Montalban, braccio destro della coppia, gli affida subito un mistero da risolvere: una giovane ragazza è stata uccisa in circostanze raccapriccianti, con modalità che ricordano fortemente l’ultimo caso affrontato da Bernie quando era ancora un detective della omicidi a Berlino, negli anni Trenta. Troppe le somiglianze per non pensare a quella vecchia storia. Quello, però, era un caso che non era riuscito a risolvere. Montalban è convinto che l’assassino si nasconda in mezzo alle migliaia di ex nazisti giunti in Argentina a partire dal 1945. E quindi chi meglio di Bernie Gunther può catturarlo? Ricco di atmosfera e di suspense, questo romanzo solleva scomodi interrogativi sulla reale portata della collaborazione nazista e dell’antisemitismo nell’Argentina peronista.
I VIAGGI LA MORTE
DI CARLO EMILIO GADDA
Genere: Saggio
Costo: 24,00
Pagg: 432
Editore: Adelphi
Presentando nel 1958 gli scritti che compongono “I viaggi la morte”, Gadda suggeriva che, in luogo del comune «saggi», sarebbe forse stato preferibile per definirli il francese entretiens, ‘conversazioni’. Con questa discreta indicazione l’ormai celebre autore del Pasticciaccio rivendicava l’estraneità del libro alla «nostra coltura solidificata», e insieme ammantava di rassicurante affabilità la sua vera natura e la missione di cui era investito. Che era quella – come confidava a Livio Garzanti – di delineare il «panorama général» della sua «sindrome», abbracciando un’intera vita e tutta la gamma dei suoi interessi: di consegnare insomma ai nuovi fan una bussola per orientarsi nella più vertiginosa officina del Novecento e comprenderne le leggi. Leggi radicate in una riflessione filosofica che impone la demolizione del mito dello scrittore come vate o profeta, «bambolotto della credulità tolemaica», mentre l’io rappresentatore è un «groppo, o nodo, o groviglio, di rapporti fisici e metafisici» e solo dalla «tensione polare» con la cosa rappresentata nasce l’atto espressivo; e che nella maccheronea o «tumescenza barocca» individua un’arma letale, capace di annientare vaniloquio e falsità, enfasi e «teatrati atteggiamenti», nonché di contrastare l’«uso-Cesira», la lingua piccolo-borghese, «piccoletto grembiule casalingo da rigovernare le stoviglie». Se dunque Gadda, «bracconiere di frodo», fa razzia di varianti lessicali e ortoepiche, se ricorre al frasario gergale dei pratici e ai dialetti – da quello irresistibilmente sincopato e monosillabico dell’industre Milano alla parlata di Roma, «città mondo» – è nel nome di un’esigenza etica e gnoseologica: riscattare la lingua «dall’ossessione della frode» e ricreare la «magìa della verità».
IL FANTASMA DEL VICARIO
DI ERIC FOUASSIER
Genere: Giallo
Costo: 19,00
Pagg: 336
Editore: Neri Pozza
Parigi, marzo 1831. Non ha ancora ventiquattro anni, Valentin Verne, l’ispettore di polizia dal volto angelico ma dal cuore pieno di ombre, e già occupa un ruolo quantomeno originale in prefettura: è il responsabile dell’Ufficio degli affari occulti, un reparto non ufficiale creato per risolvere i crimini sovrannaturali, o presunti tali. Un giorno al suo cospetto si presenta una donna elegante, il viso dai lineamenti delicati sotto ricci ramati e gesti lenti da convalescente alla prima uscita dopo una lunga malattia. Madame Mélanie d’Orval, moglie del ricco Ferdinand d’Orval, ha un peso sul cuore: dopo la morte della figlia adolescente per un’inspiegabile e violenta crisi di convulsioni, suo marito ha perduto il senno, finendo tra le grinfie di una specie di medium, Paul Oblanoff, un losco individuo che lo ha persuaso di poter entrare in contatto con lo spirito della defunta. Madame d’Orval è convinta che a Verne basterebbe assistere a una di quelle famose sedute di spiritismo per smascherare il lestofante, ma l’ispettore, che ha la mente occupata da ben altri pensieri, cede il caso al suo collaboratore Isidore Lebrac. Proprio da poco, infatti, c’è stato uno sviluppo nell’inchiesta segreta che Verne porta avanti da tempo, una faccenda personale che l’ispettore intende risolvere a modo suo, a costo di spingersi ai margini della legalità: il Vicario, l’abietto criminale, il mostro perverso che si lascia dietro cadaveri di bambini come l’orco delle fiabe, è tornato a seminare il panico per le strade di Parigi, risvegliando in lui ricordi troppo dolorosi. Ma ecco che, quando si tratta di difendere l’esistenza stessa dell’Ufficio degli affari occulti, minacciata dall’incerta situazione politica in cui versa la Francia, il caso d’Orval potrebbe rivelarsi sorprendentemente cruciale.
I CANI DELLA PIOGGIA
DI TULLIO AVOLEDO
Genere: Giallo
Costo: 20,00
Pagg: 384
Editore: Marsilio
Marco Ferrari, ex poliziotto diventato autore di romanzi gialli in Germania, non ha più notizie della fidanzata Magda, scomparsa mentre era impegnata in un servizio fotografico ai confini tra l’Ungheria e l’Ucraina. Infischiandosene dei rischi, nel tentativo di riportarla a casa sana e salva Marco si imbarca in un avventato e rocambolesco viaggio verso Est, ritrovandosi nel bel mezzo dell’Operazione militare speciale ordinata da Putin. Troverà laggiù un alleato inatteso in un altro ex sbirro di origine italiana, Sergio Stokar. Assieme, i due uomini percorreranno le strade e i campi di battaglia di un paese martoriato da una guerra feroce e sanguinosa. Quella che hanno davanti è una mission impossible che solo due tipi fuori dagli schemi e dalle mille risorse come loro possono sperare di affrontare con successo. Mentre cercano di ritrovare Magda evitando di lasciarci la pelle, si imbatteranno anche in un losco traffico di minori e droga tra le frontiere dei paesi in guerra. Eroismo e crudeltà, luci e ombre, amore e morte si incrociano in un romanzo duro e vibrante, ambientato nel momento più drammatico del nostro presente, che procede inesorabile verso un epilogo inaspettato.
NUOVE ABITUDINI
DI R.C. SHERRIFF
Genere: Narrativa
Costo: 18,50
Pagg: 337
Editore: Fazi
Londra, anni Trenta. Quella che per la maggior parte dei pendolari della City è una giornata di lavoro come tante altre, di certo non lo è per il signor Tom Baldwin: dopo oltre quarant’anni di ligio servizio presso un’agenzia di assicurazioni, è giunta l’ora del suo pensionamento. Può sgomberare la sua postazione, pensare agli ultimi saluti, ringraziare il direttore e i colleghi; un momento dal sapore dolceamaro, che inevitabilmente porta con sé pensieri malinconici. Ma durante il viaggio sul treno che per l’ultima volta lo riporterà alla quiete dei sobborghi dove vive con la devota moglie Edith, si scatena in Tom un profondo cambio di prospettiva. Se poco prima, infatti, l’uomo aveva la certezza che il pensionamento avrebbe segnato l’inizio della sua fine, una volta arrivato a destinazione è totalmente rinfrancato. La sua mente è piena di nuovi entusiasmanti progetti: finalmente avrà il tempo di dedicarsi alla casa e al giardinaggio, ma potrà anche soddisfare il suo appetito intellettuale, mettersi a studiare, realizzare il sogno di diventare uno storico e, grazie a qualche portentosa scoperta, farsi un nome tra gli esperti del settore. Una nuova vita lo aspetta! Sin dal primo giorno, però, le cose non vanno proprio come aveva immaginato. Cambiare completamente vita non è semplice, e presto se ne accorge anche la signora Baldwin, la cui quotidianità, fatta di piccole abitudini, è destinata a essere sconvolta dalla fastidiosa e costante presenza del marito…
IO E’ UN ALTRO
DI JON FOSSE
Genere: Narrativa
Costo: 22,00
Pagg: 304
Editore: La Nave di Teseo
Due uomini condividono lo stesso nome, Asle. Uno è un uomo di successo, l’altro alza il gomito troppo spesso. Viene da pensare che siano la stessa persona, eppure a volte si incontrano e si parlano. Il tempo e lo spazio li seguono come due rette che a volte sembrano intersecarsi, su quella che potrebbe essere la costa sudoccidentale della Norvegia, tra i ghiacci, il mare scuro e i fiordi. Tra amori fugaci, alcool, gruppi rock e sigarette, i due Asle si incontrano per la prima volta. Si assomigliano, si vestono allo stesso modo ed entrambi vogliono fare i pittori. E sarà proprio grazie all’arte, frequentando l’Accademia, che Asle conoscerà per la prima volta sua moglie, e se ne innamorerà all’istante. Con una prosa seducente, quasi magica, “Io è un altro” racconta cosa significa essere vivi: il calore di un cane sulle ginocchia, un abbraccio, il piacere di guidare in silenzio, svegliarsi con una buona colazione.
L’ARTE E LA MORTE
DI ANTONIN ARTAUD
Genere: Antologia
Costo: 14,00
Pagg: 88
Editore: L’Orma editore
Vertiginosa raccolta di scritti surrealisti del 1929, «L’arte e la morte» è un fuoco d’artificio nella scrittura di quell’inquieto poeta in prosa che è stato Antonin Artaud. Otto testi per stravolgere ogni logica. Con una lingua lirica e allucinata, Artaud scrive una lettera d’amore a una veggente, narra il tormento erotico di Eloisa e Abelardo, si abbandona a visioni bibliche, trasfigura il suo corpo in immagine e ne esplora i confini sensoriali.
KULLY, FIGLIA DI TUTTI I PAESI
DI IRMGARD KEUN
Genere: Narrativa
Costo: 16,00
Pagg: 160
Editore: L’Orma editore
Kully ha dieci anni ed è una giramondo. Scorrazza in esilio per la disastrata Europa degli anni Trenta appresso al padre, uno scrittore tedesco censurato dai nazisti, e alla madre, una donna stanca di fare e disfare valigie che rincorre un’impossibile quiete tra hall e camere d’albergo sempre nuove. Di treno in treno, di frontiera in frontiera, Kully rimbalza tra Amsterdam e Parigi, Praga e Leopoli, Nizza e Ostenda prima di attraversare l’Atlantico e trovarsi sugli sterminati stradoni d’America. A scuola non va da tempo, ma viaggiando ha imparato che «le automobili sono più pericolose dei leoni» e che gli adulti, «se vogliono stare allegri», devono ingegnarsi a racimolare un po’ di denaro. Tra fracassamenti di bicchieri e fughe solitarie per le metropoli, questa bambina cosmopolita capisce tutto a modo suo, facendo emergere, pur senza volerlo, il comico anche nel tragico. In «Kully, figlia di tutti i Paesi» Irmgard Keun sublima le peripezie del proprio stesso esilio dando voce a una ragazzina curiosa e irriverente, per raccontare con incantevole candore le storture di un mondo che si rovina con le sue stesse mani.
TERRORE AD ALTA QUOTA
DI HEATHER J. FITT
Genere: Thriller
Costo: 9,90
Pagg: 256
Editore: Newton Compton
Dopo un periodo particolarmente duro, Melissa ha deciso di concedersi una vacanza. Il suo ruolo di madre single e il lavoro da infermiera non le concedono pause, ma ora, finalmente, lei e suo figlio Theo, di due anni, stanno per raggiungere le Barbados. Sullo stesso aereo, in prima classe, una coppia di futuri sposi, assieme a parenti e amici, è diretta verso la stessa meta tropicale, dove verrà celebrato il matrimonio. L’atmosfera di festa, però, viene interrotta quando due passeggeri accusano un malore improvviso. Melissa interviene, ma si accorge subito che non c’è nulla da fare. Quando i due muoiono, uno dopo l’altro, risulta terribilmente chiaro che non può essersi trattato di una coincidenza: a bordo c’è un assassino. Intrappolati a quasi diecimila metri di altitudine sopra l’oceano Atlantico, i passeggeri cominciano ad accusarsi a vicenda; e quando il piccolo Theo sembra essere scomparso nel nulla, la situazione si fa ancora più spaventosa. Facendo leva solo sulle proprie conoscenze mediche e sul proprio coraggio, Melissa dovrà battersi per ritrovare suo figlio e smascherare l’assassino, prima che sia troppo tardi…