Buongiorno! Tante novità anche questa settimana, qui di seguito quelle secondo me più interessanti
SAGA DI BUI ANDRIDSSON
Genere: Testo tardo medievale
Costo: 14,00
pag. 128
Editore: Iperborea
Búi, discendente dei colonizzatori di Kjalarnes, è un ragazzo poco promettente: ribelle e testardo, non vuole saperne di offrire sacrifici agli dèi e, quando è messo al bando per empietà, non solo dà fuoco al tempio pagano, ma continua a girare «disarmato come le donne». La semplice frombola che porta legata in vita si rivela però un’arma terribile, e Búi, grazie anche alle arti arcane della madre adottiva Esja, riesce a sottrarsi alle ire dei signori locali e a fuggire in Norvegia, dove per aver salva la vita lo aspetta una prova giudicata impossibile: dovrà introdursi nell’introvabile regno di Dofri, sovrano dei giganti, e ottenere la sua preziosa scacchiera. Stavolta ad aiutarlo è la figlia di Dofri, della quale si innamora. E dopo essersi separato da lei torna carico di onori e ricchezze in Islanda, dove si stabilisce come signore della sua contrada di origine. Ma qualche anno dopo il destino bussa alla porta: è il figlio Jökull, avuto dalla principessa dei giganti e venuto a reclamare la sua eredità. Esempio di «saga degli islandesi» tardomedievale, la storia di Búi Andríðsson tende a sfumare il passato storico della Terra del Ghiaccio nel leggendario e nel fantastico, intrecciando i temi classici della colonizzazione d’Islanda, della faida e della tensione tra paganesimo e cristianesimo a quelli della quest eroica, della sfida impossibile e della lotta contro esseri soprannaturali. E le avventure del figlio di Búi narrate nel suo seguito (Racconto di Jökull Búason) virano più decisamente verso il fiabesco e l’esotico, tra terre selvagge di Groenlandia, temibili orchesse e anelli magici, costruendo un altro pezzetto di quel lungo arco che congiunge la tradizione orale di cui le saghe si nutrirono al gusto del lettore moderno.
EMIGRAZIONI ONIRICHE
DI GIORGIO MANGANELLI
Genere: Saggio
Costo: 24,00
Pagg: 348
Editore: Adelphi
«Che bello non essere di professione critico d’arte, ma andar vagabondando ad adocchiare tele e disegni, e dir sciocchezze» proclama Manganelli nell’affrontare la pittura del Pitocchetto. In effetti, sarebbe arduo ravvisare in lui la serietà benpensante dello specialista: diffida dei musei, frutto di «una macchinazione, una prepotenza, una frode»; dichiara che allestire una pinacoteca «non è più sensato che fare abitare tutti i Giuseppe in un solo quartiere di una città»; e lascia trapelare che ai quadri, riflesso della «mentita consistenza» del mondo, preferisce talora i disegni, appartenenti «al luogo discontinuo dei fantasmi». Ma non ci si deve ingannare: l’«incompetenza» autorizza a essere imprecisi, emotivi, irresponsabili – esattamente ciò che permette alla critica di condividere la natura misteriosa, elusiva, notturna della letteratura. Non a caso nel 1977 Manganelli ha precisato che «lo scrittore è colui che è sommamente, eroicamente incompetente di letteratura». I saggi qui riuniti saranno allora letteratura generata dall’arte – o meglio dalle arti, visto che le sue predilezioni si estendono dalle statue stele lunigianesi, «feti di dèi», all’amata pittura del Seicento e agli amici come Toti Scialoja, fino agli ex voto e alle libellule-mascotte di Lalique, numi tutelari del viaggio. E proprio in quanto letteratura, svincolata da gravami disciplinari, questi scritti riescono a sovvertire ogni idea sull’arte e a insegnarci una nuova grammatica della visione. Come quando, a proposito dei Mangiatori di patate di Van Gogh, leggiamo: «Le patate sono notte, profondità, cimitero, tomba, nero, nerità; e hanno la forma sgraziata e concentrica del mondo».
L’ARIA INNOCENTE DELL’ESTATE
DI MELISSA HARRISON
Genere: Narrativa
Costo: 18,50
Pagg: 286
Editore: Fazi
Una talentuosa scrittrice inglese contemporanea paragonata a connazionali illustri come Thomas Hardy e Charlotte Brontë arriva per la prima volta nelle librerie italiane con un romanzo delicato e potente. Nell’Inghilterra dei primi anni Trenta, la quattordicenne Edith Mather vive con la sua famiglia in una fattoria. Il paesaggio rurale è di una bellezza mozzafiato, ma la vita in campagna è dura, e la Grande guerra e la Grande depressione si sono lasciate alle spalle una comunità impoverita e timorosa. Edith è «una strana bambina», si sente irrimediabilmente diversa da tutto ciò che la circonda e preferisce la compagnia dei libri ai giochi con i coetanei. A turbare la quiete di un quotidiano scandito dalle leggi della natura è l’arrivo di Constance FitzAllen, giornalista di Londra giunta in paese per scrivere sugli usi e costumi dei contadini del luogo. Fin dal primo incontro Edith è ammaliata da questa donna estroversa e libera, che indossa pantaloni da uomo. Constance sembra l’amica e la mentore ideale per lei, ma si dimostrerà molto diversa da come appare: porta infatti con sé idee politiche che si riveleranno insidiose. Con l’avvicinarsi del tempo del raccolto e l’aumentare delle pressioni sull’intera comunità, Edith dovrà riuscire a fidarsi del proprio istinto per salvarsi da un disastro imminente.
IL PATTO DELL’ACQUA
DI ABRAHAM VERGHESE
Genere: Narrativa
Costo: 22,00
Pagg: 736
Editore: Neri Pozza
Ha dodici anni e al mattino andrà sposa.
Lei e la madre sono sdraiate sullo stuoino, abbracciate: «Il giorno piú triste nella vita di una ragazza è il giorno del matrimonio» dice la madre. «Poi, se Dio vuole, le cose migliorano». Dopo la morte del padre, lo zio le ha trovato un buon partito. Un vedovo con un figlio di due anni. Come lei, appartiene a una famiglia di cristiani. Perché sia disposto a prendere in moglie una ragazzina senza dote non è dato sapere, ma si mormora che la famiglia sia afflitta da una strana maledizione: in ogni generazione almeno una persona muore affogata. E, nel Kerala, l’acqua è ovunque. Lí, il monsone nutre non soltanto la terra, ma anche il corpo e l’anima, creando una particolare alleanza con la terra, con Dio, con la vita. E chi non rispetta questo patto con l’acqua, che collega tutti nel tempo e nello spazio, è perduto. La giovane sposa viene accolta con affetto nella nuova famiglia e, nell’arco della sua lunga e straordinaria vita, non soltanto conoscerà la gioia di un grande amore e il dolore di infinite perdite, ma sarà testimone di cambiamenti epocali, attraverso i suoi occhi e quelli dei suoi discendenti.
L’ECO DEI TAMBURI DI BRONZO
DI PHONG NGUYEN
Genere: Narrativa
Costo: 19,90
Pagg: 384
Editore: Piemme
Tra le mura del palazzo dei Trung, accanto alle rive placide del Fiume Rosso, due giovani sorelle meditano vendetta contro l’impero cinese che da decenni ha sottomesso le loro terre. Trung Trac è la maggiore, è obbediente, timida, ama scrivere. Trung Nhi è la minore: competitiva, le piace correre nella foresta e combattere. Le due discendenti della dinastia Trung non potrebbero essere più diverse, ma entrambe amano e rispettano le antiche tradizioni vietnamite, sono contrarie alle nuove imposizioni confuciane e soprattutto si tengono pronte allenandosi tutti i giorni, sia nella lotta che nella strategia militare. Quando i soldati cinesi si impadroniscono del loro palazzo, prima, e iniziano poi a uccidere la servitù e i loro cari, le sorelle finiscono in esilio. Ma ben presto decidono di reagire e radunano in breve tempo ottantamila combattenti, tra persone comuni e guerriere Degan. Ha così inizio il contrattacco. Sarà una guerra per la libertà, per far sentire al mondo la voce di chi non accetta più di subire gli abusi di potere. Sarà il grido di ribellione di migliaia di innocenti.
LA DAMA DEI GELSOMINI
DI LISA LAFFI
Genere: Narrativa storica
Costo: 18,00
Pagg: 368
Editore: Tre60
Forlì, 1484. Bianca Riario è costretta ad abbandonare Roma per ritirarsi nella nuova residenza di famiglia in Romagna, ormai rassegnata a un ruolo di secondo piano all’ombra della madre, Caterina Sforza. Guidata dallo storico Leone Cobelli, suo maestro di lettere, Bianca coglie presto la complessità delle relazioni politiche che coinvolgono la sua famiglia, allontanata dai giochi di potere che si consumano nella Capitale per l’elezione del papa, fino a comprendere il tradimento che si sta consumando ai danni del Serpente degli Sforza e della Rosa dei Riario. Durante un viaggio in visita ai parenti Galeazzo Sforza e Ludovico il Moro, Bianca conosce Leonardo da Vinci e altri pittori che ruotano intorno alla corte di Milano. Il legame e la stima reciproca che uniscono Leonardo e Caterina, già ritratta nella Gioconda, sembrano ripetersi con un’amicizia che legherà Bianca a Leonardo per tutta la vita e che porterà l’artista, anni dopo, a dipingere un suo ritratto, La dama dei gelsomini. E anche grazie all’amore per l’arte e per la cultura Bianca, creatura del Rinascimento, riuscirà a trovare la chiave per sopravvivere a congiure e lotte per il dominio delle terre di Romagna insieme alla madre Caterina, in un’eroica resistenza che le porterà a tenere saldo il potere anche quando ogni speranza sembra perduta.
IN CERCA DI GUAI – AVVENTURE DI UNA REPORTER DI GUERRA
DI VIRGINIA COWLES
Genere: Memoire
Costo: 26,00
Pagg: 480
Editore: Neri Pozza
Nel 1938 Virginia Cowles, inesperta ventiseienne di Boston, sbarca in Spagna in piena guerra civile con cappello, abito su misura, giacca di pelliccia e tacchi alti, portando con sé una macchina per scrivere e una valigia con tre abiti di lana. Non ha alcuna esperienza come corrispondente di guerra, avendo scritto prevalentemente di cronaca mondana. Ha dalla sua, però, una curiosità e una determinazione tali da trasformarla in breve tempo in uno dei pochissimi reporter in grado di coprire la guerra civile da entrambi i fronti. Dimostrando una grande abilità nello scucire informazioni a chiunque, e una buona dose di quel tipico dono del giornalista di trovarsi nel posto giusto al momento giusto, Virginia Cowles incontra tutti i personaggi chiave dell’epoca: a Norimberga partecipa a un tè in onore di Hitler, dove assiste alla bizzarra amicizia di lui con l’ereditiera Unity Mitford; a Roma intervista Mussolini a pochi giorni dall’invasione dell’Abissinia, sorbendosi la predica del duce sul diritto dell’Italia a possedere un impero; a Madrid pranza con Hemingway e diventa amica intima di Martha Gellhorn; con Churchill va a caccia di pesci rossi, viene invitata a vedere i suoi dipinti e accoglie le sue lamentele su Chamberlain. Cowles girerà in lungo e in largo in un’Europa sull’orlo della guerra, vedendo le luci oscurarsi in un paese dopo l’altro: dalla Polonia alla Romania, dalla Finlandia alla Francia, fino all’Inghilterra. Coraggiosa con leggerezza, pur correndo rischi pesantissimi, lascia dietro di sé una considerevole eredità: se oggi a corrispondere dalle zone di guerra ci sono tante donne quanti uomini, lo si deve proprio a figure come Virginia Cowles, che hanno aperto la strada. Pubblicato nel 1941, In cerca di guai divenne immediatamente un bestseller, ispirando intere generazioni.
LA RIVOLTA DELLE CARIATIDI
DI PETROS MARKARIS
Genere: Giallo
Costo: 20,00
Pagg: 336
Editore: La Nave di Teseo
Kostas Charitos è stato promosso direttore delle forze di polizia dell’Attica. Un grande traguardo da festeggiare con parenti, colleghi e amici. Appena assunto il ruolo il suo primo compito è quello di garantire la sicurezza di un gruppo di ricchi investitori stranieri che sta per arrivare in Grecia. Il loro scopo è quello di reinventare l’antica repubblica ateniese, che sostengono essere l’unico sistema politico adatto al mondo di oggi, e al contempo investire nel paese. I facoltosi magnati vengono accolti con entusiasmo e interesse, ma non tutti li vedono di buon occhio. Delle giovani, che si fanno chiamare le Cariatidi, non si fidano e temono che, dietro agli sbandierati buoni propositi, si nasconda ben altro. Catturando l’attenzione grazie ad alcune clamorose proteste, riescono a organizzare una campagna contro gli investitori che, poco dopo, abbandonano il paese, sostenendo di non sentirsi più i benvenuti. Il malcontento dilaga rapidamente tra la popolazione, che imputa alle Cariatidi la fuga dei ricchi ospiti e la perdita delle possibilità di crescita economica che portavano con loro. Le conseguenze saranno tragiche: una delle ragazze viene ammazzata sotto casa, ma potrebbe non essere l’unica vittima. Anche le altre sono in pericolo. Toccherà a Charitos – affiancato dalla commissaria Antigone Ferleki, nuovo capo della squadra omicidi – affrontare l’indagine e risolvere i molti punti oscuri della vicenda, mentre cerca di adeguarsi al nuovo incarico e di gestire anche la vita privata, le preoccupazioni e le gioie che la sua famiglia allargata gli dà, in un’Atene che cambia e si trasforma rimanendo, nel profondo, sempre se stessa.
NULLA SI DISTRUGGE
DI MARCO VICHI
Genere: Giallo
Costo: 19,00
Pagg: 512
Editore: Guanda
Siamo alla fine di aprile del 1970 e il commissario Bordelli, ormai in pensione, può dedicarsi a un caso riaperto di recente, un’indagine mai risolta che lo tormenta da molti anni. Si tratta dell’assassinio del figlio di un noto fascista avvenuto nel 1947, che nel clima irrequieto del Dopoguerra era stato frettolosamente archiviato. Mentre, con l’aiuto del vice commissario, Bordelli scava nel passato alla ricerca della verità, sulla montagna pistoiese la Pubblica Sicurezza sta scandagliando il bosco in una frenetica lotta contro il tempo e una brutta faccenda tornerà alla luce. Come se non bastasse, un vecchio amico che più di dieci anni prima era scomparso nel nulla ricompare all’improvviso, facendo affiorare alla memoria di Bordelli il ricordo di una vicenda complessa e dolorosa. Perché nelle nostre vite fatte di carne e racconti, nulla si distrugge…
IL CIRCO DELLE MERAVIGLIE
DI ELIZABETH MACNEAL
Genere: Narrativa
Costo: 22,00
Pagg: 408
Editore: Einaudi
Nell’Inghilterra di metà Ottocento la febbre del circo travolge la nazione. All’arrivo del magico tendone per qualche ora la vita cambia, si beve e si danza, e il mondo pare un posto più colorato. Ma all’alba tutto sparisce e si torna alla grigia consuetudine. Questa volta, però, la carovana dell’impresario Jasper Jupiter riparte dal villaggio portandosi via qualcosa di molto prezioso: la giovane Nell, nata con la pelle coperta di macchie di leopardo. Per lei comincia una nuova vita, di sfruttamento ma anche di celebrità. Un romanzo ambientato in un mondo scomparso eppure straordinariamente contemporaneo, che invita a chiedersi chi siano i veri mostri di cui avere paura. «“Il Circo delle Meraviglie” racconta in maniera splendida e coinvolgente la danza complessa tra sfruttamento e responsabilizzazione, interrogandosi su cosa significhi avere davvero il controllo della propria vita» (Naomi Ishiguro). Nell’Inghilterra di metà Ottocento la febbre del circo travolge la nazione. Fiumane di gente accorrono nelle piazze per ammirare i domatori di leoni, le acrobazie dei trapezisti e, soprattutto, le cosiddette «meraviglie umane»: nani, giganti, donne barbute e uomini farfalla. Quando in un povero villaggio costiero del sud compare il tendone del Circo delle Meraviglie di Jasper Jupiter, la vita della giovane Nell cambia per sempre. Nelle voglie che le costellano il corpo rendendola diversa dagli altri, e dunque emarginata dalla comunità, l’esperto impresario vede la promessa di lauti guadagni. Perciò, strappata la ragazza all’affetto del fratello e all’anonimato di una vita da raccoglitrice di violette, la porta in tournée per tutto il Paese. L’ambizione di Jasper Jupiter non conosce limite. Come un novello dottor Frankenstein o un moderno Dedalo, è deciso a costruirsi con le proprie mani la chiave per la notorietà: per questo si circonda di una collezione di inediti «mostri», meraviglie per gli occhi e per il cuore, in quanto portatori di storie avventurose e commoventi. Comincia così la scalata al successo della protagonista che, da povera e reietta ragazza di provincia, nel giro di pochissimo tempo diventa la grande Nellie Moon, stella indiscussa dello spettacolo. A Londra viene descritta come l’ottava meraviglia del mondo, tutti desiderano una statuetta a sua immagine e somiglianza e persino la Regina Vittoria vuole vederla esibirsi. Purtroppo fama non è sinonimo di libertà, e quando il successo di Nell minaccia di oscurare quello del suo impresario, la storia cambia: nessuno può mettersi tra Jasper Jupiter e i suoi sogni di gloria.
L’OSPITE TRISTE
DI MATTHIAS NAWRAT
Genere: Narrativa
Costo: 22,00
Pagg: 248
Editore: L’Orma editore
Un uomo girovaga per la Berlino contemporanea, e ne ascolta le voci.
C’è quella dell’ex chirurgo Dariusz, passato dai bisturi di una sala operatoria di Lublino a una pompa di benzina della Shell in fondo alla strada; c’è quella dell’ingombrante Eli, sbandato attore fracassone dall’accento rumeno che per alcuni parla «come un sassone del XII secolo»; o quella dell’anziana Dorota, architetta polacca che porta sulla pelle le contraddizioni del Novecento.
E come queste, tante altre voci soliste che si fondono nel canto malinconico e vitale di quella città esemplare e atipica che è, da più di un secolo, Berlino. Tutti sono nati altrove, e qui si sono impantanati. A ognuno di questi ospiti tristi il narratore offre un ascolto semplice e abissale, alla ricerca di un senso tra le mille luci della metropoli.
Un romanzo corale che mostra il cuore antico delle inquietudini del nostro presente e indaga il tema attualissimo del rapporto tra l’Est e l’Ovest dell’Europa.