Buongiorno! Per fortuna, o forse no, è arrivato finalmente il momento di tirare le somme sulle letture fatte nel corso del 2022. Per quel che mi riguarda è andata meglio dello scorso anno, ma poteva essere ancora più soddisfacente. In totale ho letto 67 libri, per un complessivo di 13.654 pagine lette. Molti i classici, 13, 1 rilettura, 2 testi teatrali (potevo impegnarmi di più), 2 testi di no-fiction e il restante si suddividivide in narrativa contemporanea, gialli e thriller.
Per la prima volta, quest’anno, ho anche deciso di inserire accanto alla mia personalissima e assolutamente soggettiva selezione (non è una classifica, non faccio classifiche) dei libri migliori che ho letto nel 2022 anche quella dei libri, ahimè peggiori. Non l’ho mai fatta perché non mi piaceva, mi sembrava brutto, ecco, invece mi sono resa conto che se ne parlo nelle singole recensioni… perché no?
Godetevi, quindi, i miei BEST OF e i miei BEST FLOP 2022
BEST OF 2022
L’IODIOTA
DI FEDOR DOSTOEVSKIJ
Un classicone. Sì. Con i classici è facile vincere. Sì, ma non sempre. Il fatto che un libro sia un classico non implica che debba piacere per forza di cose. In questo caso, però, mi ha letteralmente conquistata, mi è girato in testa per giorni interi inducendomi a riflettere su mille e mille cose e mille e mille situazioni. Lo so, Dosto è Dosto, che ci devo fare? Tutti, a mio avviso, dovrebbero leggere questo libro, oggi, che vede spesso il senso di umanità scomparire dalle persone, più che mai.
FURORE
DI JOHN STEINBECK
Ambhe… spiegarvi che cos’è, cosa rappresenta questo libro, questo romanzo, questa storia, questa epopea in poche e semplici parole non è possibile. Furore rappresenta l’essenza della vita e della dignità. Furore è umanità a 360 gradi. Furore è. Punto.
ANATOMIA DI UN INCUBO
DI JAMES CAROL
Un thriller da brividi entrato direttamente nella mia top five dei thriller migliori di sempre, finora. Sottile, perverso, inquitante, intelligente. Bellissimo.
OH MY DARLING, CLEMENTINE
DI AMITY GAIGE
Libro coccola ma per niente superficiale e imbastito su una trama mistery che rimanda alle atmosfere e alle situazioni create da Richard Yates in Revolutionary Road. Una storia dolce-amara, toccante e delicata come i petali di un fiore.
L’AMORE AI TEMPI DEL COLERA
DI GABRIEL GARCIA MARQUEZ
Un amore romanticamente disfunzionale, una storia di limiti e ossessioni, gioie e dolori, di un amore che neppure il tempo può fermare. Il libro più romantico che io abbia mai letto in vita mia, finora.
FANGO E STELLE
DI SARA WHEELER
Un resoconto di viaggio, ma anche un saggio di letteratura russa, un viaggio fisico nella Russia odierna e un viaggio emotivo e istruttivo nella Russia dei grandi autori del passato attraverso le loro stesse pagine: Puskin, Gogol’, Dostoevskij, Turgenev, Tolstoj e tutti gli altri. Imperdibile.
I BEST FLOP
AVVISO I NAVIGANTI
DI ANNIE PROULX
Questo romanzo, nonostante i pareri superfavorevoli che avevo raccolto, è stato per me un grosso MHA! Inconcludente e privo di charme. Per tutto il corso della lettura mi è sembrato che la scrittrice gettasse continuamente il sasso e nascondesse subuto la mano, buttando l’amo per interessanti filoni narrativi che puntualmente non venivano né trattati né approfonditi. Superficiale. Non mi ha lasciato nulla.
DOVE SEI, MONDO BELLO
DI SALLY ROONEY
Romanzo gettonatissimo e autrice gettonatissima. A me, sinceramente non è piaciuto nulla, né il romanzo né l’autrice. Scrittura banale e scialba, il romanzo mi è parso la scusa che l’autrice ha adottato per poter dire la sua personale opinione su importanti temi come il clima, le difficoltà lavorative, i rapporti familiari e di coppia spesso disfunzionali, il clima, l’inquinamento. Personaggi viziati e senza né arte né parte, che si perdono in un bicchiere d’acqua e che però pretendono di ergersi a simbolo della gioventù di oggi. Non sono riuscita né a immedesimarmi e né a empatizzare con nessuno di loro. Per me, un grande, immenso NO.
UNA DONNA
DI SIBILLA ALERAMO
E qui so che scatenerò i demoni dell’inferno. Che vi devo dire? Io, personalmente, una donna che abbandona il figlio piccolo nelle mani di un marito-padrone violento fisicamente e psicologicamente, prevaricatore, subdolo e cattivo per inseguire i suoi sogni di scrittrice non la considero un’eroina, piuttosto un’egoista. Chiariamo: siamo all’inizio del ‘900, la donna è più che mai un oggetto nelle mani dell’uomo e lei, la protagonista, ha subito un terribile abuso e costretta poi a sposare il suo aguzzino. Conduce con lui una vita terribile, al limite della sopportazione. Perché allora abbandonare il figlio piccolo nelle mani di quest’essere? Davvero la violenza da lei subita giustifica l’abbandono nella violenza, al suo orribile destino, di una povera anima innocente? Il messaggio, come anche lo stile dell’autrice, non mi è piaciuto per nulla. E ora, liberi di tartassarmi.
UN ROMANZO RUSSO
DI EMMANUEL CARRERE
Credo di poter dire che si tratta del romanzo peggiore scritto da Carrere. Uno strano ibrido tra resoconto di viaggio e narrativa che non ha alcun senso, per non parlare poi di quel racconto erotico al limite della pubblica decenza che ci ficca nel mezzo. Assolutamente no.
PAOLO E FRANCESCA
DI MATTEO STRUKUL
Quanta delusione, quanta! Assolutamente tutto il contrario di ciò che mi aspettavo da un autore come Strukul. Praticamente il mito storico di Paolo e Francesca ridotto a banale romance colmo di cliché, ingenuità adolescenziali e suprficialità (ma ve ne parlerò meglio in una delle prossime recensioni). Di storico non c’è quasi nulla, neppure di contesto. BOCCIATO SU TUTTA LA LINEA!