Recensione
Thriller intrigante che poteva essere di sicuro sviluppato meglio. Era partito bene, le premesse erano davvero buone, ma poi… non so… si è perso in un mare di buonismo, illogicità e ingenuità. Stantio e perbenista in troppi punti. Aguzzino a parte, non vi sono sentimenti negativi, il che stride parecchio sia con la trama che con il genere letterario a cui il romanzo appartiene. Interessante è il modo in cui viene affrontato il tema della violenza domestica e delle difficoltà che incontrano le donne nel denunciare gli abusi, soprattutto se l’uomo in questione è un memebro ben in vista della società. Ed è il suo unico punto di forza. Apprezzabili i giochetti psicologici e l’introspezione della protagonista che comunque, a lungo andare, ha appesantito la lettura apparendo eccessivamente costruita su idee in contrasto con lo spirito del romanzo. L’approfondimento psicologico dei personaggi, tutto sommato ben architettati e sviluppati, è ben riuscita, ma non vi è adrenalina nella narrazione. Un grande, e almeno per me, no per il finale: assurdo, al limite della commedia americana demenziale e assolutamente inadatto a un thriller.
Trama
Un divorzio non è mai una cosa semplice, e quello di Imogen non fa eccezione. Suo marito Phillip è un maniaco del controllo, un violento, ed è determinato a renderle la vita un inferno. Quando Phillip piomba in casa sua senza preavviso, intimandole di andarsene entro un mese, Imogen sente il mondo crollarle sotto i piedi. Se non acconsentirà alla richiesta, rimanendo senza un tetto sopra la testa, Phillip farà di tutto per toglierle l’affido di Alistair, il figlio di sei anni. In un momento di follia, Imogen reagisce d’impulso. Per la prima volta nella sua vita prende il controllo della situazione e compie un’azione che cambierà per sempre il suo destino. Quello che non avrebbe mai immaginato, però, è che sia la prima moglie che l’attuale fidanzata di Phillip sarebbero rimaste coinvolte nel suo piano. Tre donne molto diverse si ritroveranno improvvisamente alleate nel tentativo di vendicarsi dell’uomo che le ha fatte soffrire.