Buongiorno! Marzo si chiude in bellezza, le novità sono tante ma non eccessive, e molto diverse tra loro. Scopriamole.
LA BUGIA DI ROSALIND
DI MUNA SHEHADI
Genere: Narrativa
Costo: 16,00
pag. 400
Editore: Sperling & Kupfer
Le tre figlie di una delle coppie più famose di Hollywood, quella formata dall’attrice Jillian Croft e dall’insegnante di recitazione Daniel Braddock, sono cresciute quasi come celebrità, complice anche la tragica morte della madre per un’overdose di farmaci. Anni dopo, il loro mondo viene messo totalmente in discussione quando si imbattono, per caso, in un referto clinico che dimostrerebbe l’impossibilità di Jillian di concepire. Per Olivia ed Eve si tratta senza dubbio di un errore, ma Rosalind, la sorella di mezzo, nonché la più impulsiva, non può e non vuole ignorare questa possibilità. Rosalind si è sempre sentita distante dalle sorelle, così equilibrate, di successo e bellissime. L’idea di avere una madre biologica diversa potrebbe essere la risposta a tutti quegli anni di inadeguatezza e a quel suo sentirsi fuori posto. Dopo svariate indagini, arriva a sospettare di essere figlia di Leila Allerton, una cantante d’opera del New Jersey, con una famiglia di origine libanese molto unita a cui Rosalind vorrebbe ardentemente appartenere, e così decide di trasferirsi a Princeton. All’inizio, Leila e l’ipotetica nonna Zaina la accolgono calorosamente, ma sarebbero davvero così ben disposte nei suoi confronti se sapessero che la ragazza che ha appena traslocato nella casa a fianco non è una semplice vicina molto gentile?
LA CORONA CONTESA
DI ELIZABETH CHADWICK
Genere: Storico
Costo: 19,00
Pagg: 456
Editore: TRE60
1125, Inghilterra. Matilde, moglie dell’imperatore del Sacro Romano Impero, torna a Londra dopo la morte del marito. In assenza di eredi maschi, suo padre, re Enrico I, le promette la successione al trono, ma le nozze di Matilde con Goffredo V, figlio del Conte d’Angiò, il nemico storico dei normanni, provocano sconcerto e disapprovazione a corte. Inoltre tra i potenti del Regno, convinti che una donna non possa ambire al ruolo di sovrana, si scatena un’accesissima lotta per la corona. Alla morte del padre, tuttavia, Matilde è determinata a conquistare la corona d’Inghilterra, anche a costo di strapparla a suo cugino, Stefano I, che nel frattempo ha imposto la propria candidatura. Soltanto Adeliza di Lovanio, la regina, matrigna di Matilde, cerca di appoggiarla: la considera l’unica erede legittima al trono. Ma Adeliza ha sposato in seconde nozze uno dei più fedeli sostenitori di Stefano I. E in un’epoca in cui la parola di un uomo è legge, come può Adeliza obbedire al marito e sostenere al tempo stesso la battaglia di Matilde? Qual è il prezzo della corona? E quale sfide Matilde dovrà affrontare per conquistarsi il titolo di Signora degli inglesi?
PER LEI VOLANO GLI EROI
DI AMIR GUTFREUND
Genere: Narrativa
Costo: 21,00
Pagg: 624
Editore: Neri Pozza
In uno di quei caseggiati popolari degli anni Sessanta, nel cuore di Haifa, cinque ragazzini si incontrano ogni giorno per dare dei calci a un pallone. Sono compagni di classe, immortalati perfettamente nella foto scattata a scuola. C’è Yoram, l’ultimo arrivato, con lo sguardo perso nel vuoto. Ogni tanto si presenta al campetto con un livido o un labbro tumefatto e nessuno sa il perché. La madre, bionda, occhi perpetuamente arrossati, e il padre, tozzo, con un viso che trasuda violenza, sono per tutti un enigma irrisolto. C’è Benni, sguardo sveglio, mento sollevato. A scuola lo chiamano il senatore, un soprannome che in apparenza lo infastidisce, ma in realtà gli procura una certa soddisfazione. Entra in classe con l’andatura fiera di chi si dirige in parlamento, anziché alla scuola elementare Yizreeliya, nel quartiere di Neve Shaanan. C’è Gideon, perfettamente pettinato. Detesta fango e sporcizia, e parla con entusiasmo di igiene e di ordine. Ha casse piene di pezzi di vero Lego e un cane che cammina solo in linea retta. I suoi genitori viaggiano addirittura all’estero e festeggiano gli anniversari di matrimonio al ristorante. C’è Zion, basso, la testa quasi nascosta, gli occhi bellicosi. Da grande vuole fare l’astronauta. Intanto vagabonda senza meta per il quartiere. Quando riceve un calcio al campetto, si accascia in silenzio per poi rialzarsi con un sorriso, le labbra serrate, indifferente al dolore. C’è Arik, figlio di un sopravvissuto alla Shoah arrivato in Israele dalla Polonia e di una madre che, proveniente da una famiglia di nobili fondatori dei primi kibbutz, non si capacita di come la vita l’abbia condotta in un appartamento in un quartiere operaio di Haifa. C’è, infine, Israele, con i suoi strambi personaggi, lo zio Peretz “porta jella”, capace di prevedere sciagure e attentati; Meir, il bibliotecario sfortunato che introduce Arik alla lettura; Yankele Breid, il sensale di matrimoni che crede nell’amore; e, soprattutto, c’è la Storia con i suoi ineluttabili eventi: gli attentati, le operazioni militari, le guerre, le conversioni religiose. La Storia che, a metà degli anni Novanta, chiamerà alcuni di quei ragazzi del campetto, divenuti adulti ognuno alla sua maniera, a un’impresa in nome dell’antica fratellanza: salvare. Michal, l’attraente sorella di Benni, segregata a Chicago, prigioniera di una setta guidata dal guru Epstein, israeliano rimasto ferito nel corpo e nell’anima nella battaglia per il monte Hermon durante la guerra del Kippur.
IL BAMBINO CHE DISEGNAVA LE OMBRE
DI ORIANA RAMUNNO
Genere: Storico
Costo: 18,00
Pagg: 384
Editore: Rizzoli
Quando Hugo Fischer arriva ad Auschwitz è il 23 dicembre del 1943, nevica e il Blocco 10 appare più spettrale del solito. Lui è l’investigatore di punta della Kriminalpolizei e nasconde un segreto che lo rende dipendente dalla morfina. È stato chiamato nel campo per scoprire chi ha assassinato Sigismud Braun, un pediatra che lavorava a stretto contatto con Josef Mengele durante i suoi esperimenti con i gemelli, ma non ha idea di quello che sta per affrontare. A Berlino infatti si sa ben poco di quello che succede nei campi di concentramento e lui non è pronto a fare i conti con gli orrori che vengono perpetrati oltre il filo spinato. Dalla soluzione del caso dipende la sua carriera, forse anche la sua vita, e Fischer si ritroverà a vedersela con militari e medici nazisti, un’umanità crudele e deviata, ma anche con alcuni prigionieri che continuano a resistere. Tra loro c’è Gioele, un bambino ebreo dagli occhi così particolari da avere attirato l’attenzione di Mengele. È stato lui a trovare il cadavere del dottor Braun e a tratteggiare la scena del delitto grazie alle sue sorprendenti abilità nel disegno. Mentre tutto intorno diventa, ogni giorno di più, una discesa finale agli inferi, tra Gioele e Hugo Fischer nascerà una strana amicizia, un affetto insolito in quel luogo dell’orrore, e proprio per questo ancora più prezioso.
DUE SULLA TORRE
DI THOMAS HARDY
Genere: Classico
Costo: 17,00
Pagg: 336
Editore: Fazi Editore
Abbandonata dal marito, un ricco proprietario terriero, Viviette Constantine si innamora di Swithin St Cleve, di ben nove anni più giovane di lei, bellissimo, colto e gentile figlio di un curato di campagna. Swithin è un astronomo e lavora in cima a una torre dove trascorre tutto il suo tempo a studiare gli astri e i fenomeni celesti. Il romanzo – ambientato nella campagna dell’amato Dorset – narra la storia del loro amore, che si sviluppa in un intreccio intinto nelle forti passioni del genere “sensazionale”: morti presunte, adulterio, matrimoni segreti, angosciosi patemi riguardo alle convenienze sociali, gravidanze inopportune, nozze riparatrici e cuori spezzati da dolori cocenti e felicità improvvise. Al tempo della prima pubblicazione furono proprio questi elementi della trama, ritenuti peraltro poco congrui con la letteratura “seria”, ad attirare sul romanzo numerose critiche negative e accuse d’indecenza. In seguito, l’evolversi dei costumi ha permesso di apprezzare nuovamente il delicato equilibrio o il voluto contrasto tra il troppo umano delle vicende sentimentali dei protagonisti e la sublime freddezza dei corpi celesti studiati da Swithin con tanta passione, e di ascrivere questo romanzo, il nono, fra i migliori della produzione di Hardy.
LA FINE
DI MATS STRANDBERG
Genere: Distopico
Costo: 16,00
Pagg: 528
Editore: Giunti
Tra quattro settimane e cinque giorni, il mondo sarà colpito da una cometa e sarà annientato. Tutto finirà, e improvvisamente la vita di tutti i giorni sembra priva di significato. Proprio durante questo drammatico conto alla rovescia un’amica di Simone e Lucinda muore tragicamente. I due ragazzi decidono di unire le forze, nel poco tempo che rimane, alla ricerca della verità. Un thriller raccontato giorno per giorno dai due protagonisti, che immagina un futuro apocalittico aprendo a riflessioni importanti su temi attuali, come il cambiamento climatico e la devastazione ambientale. Una storia che affronta grandi questioni di etica senza il timore di confrontarsi con il tabù della morte e con le domande sulla vita e il suo significato.
LA STREGA DEL RE
DI TRACY BORMAN
Genere: Thriller
Costo: 18,00
Pagg: 416
Editore: Neri Pozza
Inghilterra, 1603. Nel mese di marzo, l’ultima monarca della dinastia Tudor, Elisabetta I, muore ponendo fine all’età che porta il suo nome, un’epoca di grande espansione e fioritura culturale dell’Inghilterra, segnata da geni quali Shakespeare, Bacon, Marlowe, Spenser. Nei giorni successivi alla scomparsa di Elisabetta, Lady Helena, moglie del tesoriere di Sua Maestà, e sua figlia Frances si affrettano a raggiungere la loro tenuta di Longford, nel Wiltshire. Nella ristretta cerchia della corte vicina alla monarca, le due donne occupavano un posto particolare, al punto tale da assistere la regina nelle sue ultime ore di vita. Al suo capezzale, la giovane Frances, esperta nell’arte della guarigione, stringeva tra le mani un mortaio da cui si levava l’aroma pungente di un unguento utile ad alleviare il trapasso dell’amata sovrana. Guardate con diffidenza dal resto della corte, le due donne tornano alla vita tranquilla nella tenuta del Wiltshire, finalmente lontane dagli intrighi e dal vento di cambiamento, sospetto e paura portato con sé dal nuovo sovrano arrivato dalla Scozia, Giacomo I. Il nuovo monarca non ha esitato a rendere pubblica la sua repulsione verso tutte le tradizioni difese dalla defunta regina, in nome di una rigida osservanza della fede protestante. Determinato a piegare i sudditi alla sua volontà, ha dichiarato guerra alle superstizioni e alla stregoneria, affermando di essere stato incaricato da Dio di annientarle, al punto che il primo consigliere, Lord Cecil, si appresta a redigere un nuovo atto contro la stregoneria. Qualunque pratica ritenuta attinente alla magia sarà punibile con la morte, compresa l’arte della guarigione. La fragile pace di Longford viene presto turbata dall’arrivo del conte di Northampton, zio di Frances e membro del consiglio reale, intenzionato a ricondurre la nipote a corte per riportare la famiglia della sorella nelle grazie del re. A patto, però, che la giovane donna lasci perdere «l’insana mania per piante e pozioni», una mania per la quale è tutt’altro che impossibile il rischio di ricevere il marchio di strega prima ancora di mettere piede a St James. Sullo sfondo di un’Inghilterra in preda a complotti e cospirazioni, come la celebre Congiura delle polveri, Tracy Borman ci regala il ritratto di una nuova eroina, una donna coraggiosa che non esita nemmeno davanti alle prove più ardue che il destino le riserva. «Sulle orme di Philippa Gregory e Alison Weir, Tracy Borman entra a pieno diritto nel firmamento della narrativa storica». Netgalley Reviewer «Una lettura affascinante, molto fedele al periodo storico ma con un preciso tocco personale». Jeannie Zelos
IL CANTO DEL BOIA
DI NORMAN MAILER
Genere: Thriller
Costo: 21,00
Pagg: 1092
Editore: La Nave di Teseo
Dopo aver passato più di metà della sua vita in carcere per rapine e furti d’auto, Gary Gilmore esce di prigione grazie alla cugina Brenda, che ha garantito per lui e gli ha trovato un lavoro a Provo, nello Utah. Ma i demoni di Gary sono troppo forti e il tentativo di reinserimento nella vita civile, nonostante il supporto di Brenda e della sua famiglia, non va a buon fine. La sua parentesi di libertà ha un tragico epilogo. Nel 1976, pochi mesi dopo essere uscito di galera, commette due efferati omicidi a sangue freddo durante altrettante rapine. Immediatamente catturato, confessa i crimini e viene condannato a morte. Sin da subito rifiuta di presentare ricorso e di chiedere la grazia. Gary Gilmore accetta la condanna e decide di morire. Nei mesi successivi lotta affinché la sentenza sia eseguita al più presto nonostante le pressioni della famiglia e di parte della società civile. Il suo caso e la sua decisione hanno avuto grandissima risonanza, risvegliando i dubbi e la coscienza di molti americani. Norman Mailer, in questo libro che gli valse il Pulitzer nel 1980, non racconta solamente la storia difficile e tragica di un uomo, ma scava nella solitudine e nella violenza dell’America profonda, e lo fa con precisione chirurgica e con una compassione priva di pietà.