Recensione
Sottile, sottilissimo e arguto. Questo thriller psicologico, rititolato poi nelle successive ristampe Nessuno deve sapere, è la rappresentazione narrativa della manipolazione. Verità e menzogna, vittima e carnefice “viaggiano” su una linea di confine talmente labile che è quasi impossibile riuscire a distinguere la mente dal braccio, stabilire il vero colpevole. Le sfumature che ombreggiano la trama sono così tante che è praticamente inutile individuare un solo responsabile. La realtà cambia a seconda di chi la racconta e tirare le somme, alla fine, è davvero difficile. Un thriller psicologico da manuale. Un lungo, intricato mondo psicotico in cui realtà e “immaginazione” tra ciò che è e ciò che si vorrebbe che fosse, si confonde. Impresa ardua è l’individuazione del vero burattinaio, di colui, o colei, che tira i fili di tutto. Mike, ma ancora di più Verity (il cui nome non è affatto scelto a caso dall’autrice) sono due personaggi profondamente legati, complessi e subdoli. Devo ammettere che, nonostante Mike non sia di certo uno stinco di santo, è stata Verity ad avermi lasciato addosso la sensazione peggiore, nonostante le apparenze. Mike è palese, è schietto, chiaro, deciso, limpido. Mike è mosso da un obiettivo preciso. Verity no. Verity è l’esatto opposto, o almeno così l’ho percepita io. Davvero un gran bel romanzo.
Trama
Mike Hayes ha avuto un’infanzia difficile e si è ricostruito con fatica una vita solitaria ma serena. Almeno fino al giorno in cui ha incontrato Verity. Mike si è innamorato e ha giurato a se stesso che l’avrebbe resa felice. Ha trovato un lavoro, una casa e ha persino modellato il fisico per essere l’uomo dei suoi sogni. È sicuro che, nonostante gli alti e i bassi, finiranno per stare insieme. Non importa se V non risponde alle sue mail e alle sue chiamate. Non importa se sta per sposare Angus. Fa tutto parte del gioco segreto tra loro. Mike deve solo osservarla costantemente per essere sicuro di cogliere “il segnale” non appena V deciderà che è giunto il momento di salvarla. E così, quando riceve l’invito al matrimonio, Mike non esita un secondo a confermare la sua presenza. Probabilmente è lì che V ha intenzione di chiedergli di intervenire. La loro è un’intesa speciale, segreta, e Mike è sicuro di conoscerne a fondo le regole. Perché non importa se apparentemente la loro relazione è finita. Il gioco è appena cominciato.