Recensione
La fiera dell’assurdo. Altro non saprei dire di questo thriller che mi ha lasciata perplessa e vagamente allibita. E non in senso positivo. I personaggi sono inconsistenti e poco credibili, soprattutto la dottoressa Sophia e l’espediente (improponibile e realisticamente impossibile) che usa per portare a termine il suo piano. E’ fuori da ogni logica che lei riesca a compiere le azioni descritte senza farsi scoprire dagli altri personaggi. Narrativamente non ne ha né il tempo né il modo. Per non parlare poi del medico Bruk e di tutta la questione dell’ipnosi e del coma vigile e di come viene rivelato il colpevole: con una modalità del tutto priva di motivazione e giudizio, in fretta e senza coinvolgimento. Nonostante la trama è debole, la struttura narrativa avere del potenziale ma è stata mal sfruttata e mal congeniata, dando l’impressione che l’autore abbia ficcato a forza nel testo una serie di assurde spiegazioni degli eventi con il solo scopo di sbrogliare una matassa che non sapeva più gestire. Deludente. Assolutamente non ci siamo.
Trama
Tutto accade in una notte, la vigilia di Natale. In una lussuosa clinica psichiatrica fuori Berlino, mentre la neve che scende copiosa rende il luogo ancora più isolato, medici e pazienti si rendono conto con orrore che l?inquietante maniaco che sta terrorizzando la città, il cosiddetto ?Ladro di anime?, che riesce ogni volta a spezzare la volontà delle sue vittime riducendole a meri involucri umani, si trova all?interno della struttura e ha praticato il suo misterioso e terribile trattamento alla dottoressa Sophia Dorn. Uno dei pazienti, Caspar, preda di un?amnesia per cui nessuno finora ha formulato una valida spiegazione, si mette a caccia dello psicopatico. Nel frattempo Caspar viene folgorato progressivamente da scene della sua vita precedente, che man mano fanno luce sulla sua identità e sulla sua drammatica storia personale. Psichiatra egli stesso, esperto nella pratica dell?ipnosi, la sua vita è stata segnata da un tremendo errore: molti anni prima, per aiutare la figlia dodicenne Marie a superare un trauma, l?ha sottoposta a ipnosi, ma durante il trattamento la piccola è stata colpita da un infarto che l?ha lasciata tuttora in uno stato vegetativo molto simile a quello in cui vengono ritrovate le vittime del Ladro di anime? Coinvolgente, capace di tenere con il fiato sospeso fino alla risoluzione finale della vicenda, Il ladro di anime è un romanzo sorprendente non solo per la trama elaborata e perfetta ma per la straordinaria capacità di Fitzek di portare il lettore dentro gli stati di coscienza alterati dei protagonisti e creare una tensione continua, estenuante e, letteralmente, ipnotica.