Autore: Giovanni Arpino
Genere: Fantasy
Prezzo: € 15,00
Prezzo ebook: € —
Data pubblicazione: Marzo 2019
228 pagine circa
Editore: Minimum Fax
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Trama
Tutto è irregolare in Domingo. Il viso, «costruito su triangoli, sporgenze, ombre scoscese»; il passo sbilenco di volpe; i quarant’anni lunghi e stretti come il suo profilo. Vive di invenzioni, cabale e furberie perfette, è il re dei picari, dei puttanieri e dei bugiardi, un ladro solitario e originale, un artista della truffa. Ha una fidanzata eterna e angelica che possiede un camioncino e vende torroni tra una baracca per il tirassegno e un ottovolante. Domingo è l’ultimo esemplare umano a non adattarsi al mondo: sente l’aria di vetro in cui si muove; la sua pena è la faccia del mondo che si sgretola.
Finché, un giorno, una spina lacera «l’involucro ammuffito del suo cuore» e lo porta a giocarsi il destino con un lancio di dadi: rapisce una giovanissima zingara, nata con il cuore spostato da una parte. La ragazza ha la cera azzurrata di una candela che si spegne, le labbra color delle more e un sorriso d’ala di rondine. Tra coltelli, premonizioni e inseguimenti, in una Torino notturna e luciferina che ricorda la Parigi surreale di Boris Vian o la Mosca di Bulgakov, le ore passate con lei gli restituiscono il precipizio della vita e l’avventura di cui non ha perso la smania.
Con una lingua irregolare e fantasiosa quanto il suo personaggio, Giovanni Arpino offre il suo omaggio più riuscito al genere fantastico e compone una favola misteriosa come una mappa dei segni incisi su una mano. Domingo il favoloso è una storia di stregonerie e di angeli custodi, che celebra il sopravvivere dell’incantesimo in un mondo disincantato.
Giovanni Arpino
Giovanni Arpino è nato a Pola da una famiglia piemontese, è morto sessant’anni dopo a Torino. Sei stato felice, Giovanni fu pubblicato da Vittorini nei Gettoni nel 1952. Successivamente, Arpino scrisse oltre trenta libri e lavorò a lungo come giornalista sportivo. Dotato di un timbro inconfondibile, è tra i pochissimi ad avere vinto sia il Premio Strega che il Campiello. Minimum fax è felice di inaugurare con lui l’ingresso del primo scrittore italiano nella collana dei Classics.