Recensione
Facendo riferimento al titolo, April è scomparsa, mi aspettavo qualcosa di diverso da questo thriller: di aver a che fare, appunto, con una ragazza di cui si erano perse le tracce, che fosse scappata o rapita, invece nel romanzo della Denzil non vi è nulla di tutto questo. April non scompare affatto, anzi, né metaforicamente né fisicamente. E’ stata una lettura abbastanza ansiogena, devo dire la verità, e mi è piaciuto molto il personaggio di Hannah. Forse perché in alcuni aspetti mi rivedevo in lei, a partire dal suo lavoro. La storia è narrata a due voci, Hannah da una parte, e l’ingenua e un po’ egoista Laura dall’altra. Di primo acchito non mi ha convinto molto, per quello che succede e che non posso ovviamente rivelare, l’età di April, troppo giovane forse, ma poi riflettendoci mi sono ricordata che in letteratura non è di certo una novità o un espediente così inusuale. Il plot è stato gestito molto bene, a mio avviso, ben costruito ed equilibrato, ideale per tenere il lettore costantemente in allerta, e il finale è a dir poco ad effetto.
Trama