Recensione
E’ certamente un thriller sui generis, molto, molto particolare, dal ritmo incalzante e serrato. La narrazione si sussegue asciutta e concisa fino quasi al limite dell’essenzialità. L’ho apprezzato e letto con curiosità e piacere, anche se certe scene splatter, descritte però, passatemi il termine, con una certa “eleganza”, e alcune dinamiche della narrazione non mi hanno convinta del tutto, soprattutto nel finale. Il punto di forza del romanzo è di sicuro il personaggio passivo/aggressivo, un osservatore, che presta la voce al narratore, mentre ho trovato un po’ deboluccia la motivazione su cui si basa la trama principale, l’evento trainante. Consigliato a chi ha voglia di leggere qualcosa di particolare.
Trama
Due assassini si muovono per i corridoi vuoti di un albergo di lusso, tra stanze impeccabili e sale silenziose e sfolgoranti, dove tutto è pronto per un’inaugurazione che non avverrà mai. Perché, a uno a uno, i membri dello staff vengono isolati e uccisi. E prima che la notte finisca, mentre i superstiti lottano per la vita, si farà strada una verità inquietante: al Manderley Resort c’è sempre qualcuno che guarda.
Mancano solo quattro giorni alla serata di apertura del Manderley, l’hotel piú esclusivo del mondo. Il prestigioso resort sul mare offrirà ai suoi fortunati clienti il massimo in termini di lusso e sicurezza. Tessa è la persona incaricata dell’organizzazione e, nonostante l’arrivo inaspettato e spiazzante di Brian, il suo amico d’infanzia, ogni cosa sembra andare per il meglio. Ma due killer con il volto coperto iniziano a eliminare in maniera sistematica i membri del personale sotto gli occhi impassibili di centinaia di telecamere. Chi li manda? Cosa vogliono? E perché la Security non interviene? Tessa e Brian dovranno usare tutta la loro intelligenza e il loro coraggio per uscire vivi da quel luogo di sogno che si è trasformato in una trappola.