Recensione
Intrigante, surreale, ricco di metafore e strani avvenimenti. Un romanzo che si concentra molto sulla psicologia dei suoi personaggi, andando ad esaminarne ogni più piccola fobia o inclinazione. Lascia con il fiato sospeso ad ogni riga, e ci porta pian piano a districare il gomitolo di intrighi che ci vengono presentati dall’autore.
Trama
La storia ce la racconta un giovane senza nome, prima studente, poi maestro elementare. È innamorato di una sua coetanea, Sumire, una una ragazza con il mito di Kerouac e della generazione beat. Sumire però non lo ricambia: lo accetta come amico e confidente, ma niente sesso. Lei è invece innamorata di un’altra donna: Myu, una bellissima imprenditrice quarantenne di origine coreana. Solo che anche Myu, pur attratta da Sumire, non vuole concretizzare in amore il loro sentimento. Non vuole o non può: c’è qualcosa di misterioso nel suo passato che le impedisce di amare, che la separa dal mondo. E così i destini dei tre protagonisti si inseguono senza mai congiungersi, vagano nello spazio e nel tempo come un satellite alla deriva.