Autore: Gabriella Bertizzolo Genere: Narrativa Editore: Leonida Edizioni ISBN: 9788897955289 Prezzo: € 13 Data pubblicazione: 04/2013
Pagine: 200
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Figlio di Mercurio
Un arcano, insondabile legame unisce Davide, un ragazzo affetto da un grave disturbo bipolare ai bizzarri umori del Po che negli anni Cinquanta aveva allagato la casa dei nonni paterni, facendo morire nonno Isidoro di crepacuore e costringendo i familiari a spostarsi chi a Vigonza, chi a Ferrara. Nel cuore della città estense fra il 1990 e il 1997 il protagonista, oppresso da una gran voglia di erudizione e un’altrettanta voglia sessuale placata solo negli incontri mercenari, fa la spola tra il reparto di psichiatria dell’Arcispedale, l’abitazione a Francolino, all’estremo confine con il Veneto dove la madre, proveniente da un paesino della Calabria, gli ripete che aveva cercato di non farlo nascere. Psicofarmaci, incubi, sesso a pagamento, episodi maniacali, terribili depressioni, ricoveri spontanei e coatti uniti a un’ intelligenza fervida, ad una grande passione per lo studio e a uno straordinario senso dell’ironia riescono a rendere sopportabile e unica la vita del protagonista. Il casuale incontro con Floriana, bellissima, sensuale e nevrotica, lo arrende all’amore ma gli accende una stritolante gelosia verso lo strizzacervelli di quest’ultima. Davide verrà internato due anni in un Ospedale Psichiatrico Giudiziario. Uscito, quasi completamente riabilitato, dopo un periodo di gravi amnesie, un po’ alla volta riacquista la memoria. Un giorno, mentre è seduto al parco, un accidentale colpo di pallone lo fa incontrare con un bambino speciale. Figlio di Mercurio (Leonida Edizione, pp.200 € 13) è un romanzo particolare che, nel 2009, si è aggiudicato per l’inedito il Premio Internazionale Gaetano Cingari, nel 2010 il Premio Nazionale di Calabria e Basilicata e, nel 2014, una speciale segnalazione della Giuria al Premio Casentino.
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GABRIELLA BERTIZZOLO
Gabriella Bertizzolo è nata a Bassano del Grappa e si è laureata nel 1978 a Padova in Lettere Moderne. Docente nella scuola secondaria, per alcuni anni ha partecipato alle attività di Ipotesi Cinema, istituto diretto dal regista Ermanno Olmi e alla Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia in qualità di giornalista freelance. Bertizzolo coltiva varie passioni tra cui fotografia, gastronomia, realizzazione di giochi enigmistici e si è cimentata nella poesia conviviale (A tavola con l’Asparago doc di Bassano), nelle monografie (Antonio Baggetto ne L’Illustre Bassanese) in racconti con incipit e a tema. Ha pubblicato sei raccolte poetiche: Versi in gabbia (1995), Antiche fessure (1997, Premio Città di Fucecchio), entrambe per le Edizioni Del Leone; per i tipi dell’Editrice Genesi: Mesti riverberi (2000, Premio Antonio Discovolo), Tutto era inizio (2001) e Il fruscio dell’attesa (2003); per Marsilio Editori, Argonauta (2007). Vari suoi racconti e testi poetici compaiono in antologie e compendi letterari.
Ho letto ( e riletto) il romanzo della Bertizzolo che – a mio avviso – è riuscita appieno ad entrare nella mente di un uomo (l’IO narrante è un bipolare di sesso maschile), scandagliandone desideri, impulsi, depressioni, impennate, frustrazioni… Ne consiglio la lettura a chi vuole conoscere una storia molto originale forte, dove la psicanalisi si intreccia con la poesia, le pulsioni carnali con la voglia di erudizione, i farmaci e l’elettroshock con la mitologia… Il tutto ambientato nella Ferrara degli anni Novanta con precisi riferimenti sociali, sportivi e musicali…
Una storia molto interessante, un viaggio nell’abisso della follia che avvince il lettore facendolo stare male per poi stare meglio.. Lo consiglio a tutti, purché adulti.
Gabriella, se il tuo obiettivo era quello di scrivere con la testa di un uomo ci sei riuscita in pieno! Bello il libro, davvero, tra psicofarmaci, masturbazioni carnali e mentali (in Veneto si dice “seghe”), matti da s-legare e sani da legare! La storia ambientata in Emilia Romagna dove anche il Po fa il bipolare come Davide è originale e, pur infarcita di fatti drammatici, supera l’angoscia grazie l’autoironia del protagonista.. Congratulazioni, aspetto il prossimo!! 🙂
Bello, affascinante e originalissimo! Lo consiglio a tutti i miei amici!
Ciao Gabri, ho letto le vicende di Davide: come hai fatto a entrare nella testa di un uomo, tu che sei una superDonna? I miei più vivi complimenti… Vorrei che me lo dicessi di persona come ci sei riuscita.. Brava!!
A chi ti sei ispirata per creare il personaggio di Floriana, la “divina rossa”?
E Gavino? E’ uno dei personaggi più riusciti a mio modesto parere…
Ancora brava, davver.,..
Ciao
Fred