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Serata

LA NOTTE DELLE PLEIADI AL CHIOSTRO SANTA CORONA DI VICENZA.

«Accogliere il dolore dell’altro, comprenderlo e cercare la strada giusta da intraprendere per affrontarlo. Essere donne significa prendere consapevolezza della propria forza per non essere più succubi dell’altro, di un uomo, di se stesse.»È il messaggio che Annalisa Farinello, scrittrice e psicoterapeuta creatina, vuole trasmettere con la sua ultima fatica letteraria, La notte delle Pleiadi (L’Autore Libri Firenze, pp. 135, 15 €), presentata martedì 5 novembre al Chiostro di Santa Corona a Vicenza.

Presenti anche la professoressa Anna Postiglione e l’europarlamentare Sergio Berlato, la cui Fondazione per la cultura rurale onlus ha patrocinato la serata. Il romanzo, inoltre, è stato presentato anche alla fiera del libro di Monaco e accettato alle librerie nazionali di Firenze e Roma. «La società ha bisogno di occasioni che spingono alla crescita e alla riflessione e il libro di Annalisa è una di queste- afferma Anna Postiglione- Fin dal titolo, oltre al riferimento al mondo classico, le Pleiadi, vi è un ossimoro molto importante che fa intendere il fulcro del romanzo: il buio della notte e la luce delle stelle, ovvero il passaggio dal buio del dolore, alla luce della consapevolezza della propria forza che conduce alla serenità.» «Nel mio ambulatorio- afferma l’autrice- non entrano mai situazioni felici, occorre essere in simbiosi con il paziente ma, al contempo, esserne distaccati per trovare insieme il giusto cammino per il recupero della propria dignità.» Conclude Farinello: «Quella in cui viviamo è una società schizofrenica che da un lato vuole la donna debole e soggetta alla sopraffazione, ma dall’altro pretende una figura femminile forte, in grado di sopportare i pesi che la società stessa le pone sulle spalle. Ed è qui che le donne devono prendere coscienza della propria forza, per non essere schiacciate dall’uomo, dai sentimenti e da quella sensazione che fa credere loro di essere colpevoli di qualcosa anche quando non lo sono.» Come Anna, la protagonista del libro. Una donna economicamente indipendente, realizzata nel lavoro e nell’ambito sociale, ma che vive un rapporto problematico con un uomo che l’autrice definisce un “narcisista perverso”. Una persona che ama giocare al gatto con il topo in un continuo susseguirsi di attimi di vicinanza e lontananza per costringere la “vittima” a nutrire dipendenza nei suoi confronti, soffrire per lui. Come Narciso ed Eco. Narciso rifiutò, racconta il mito, l’amore che Eco gli voleva donare e lei si rifugiò nella solitudine, distrutta dal dolore e dimentica di se stessa, fino a diventare una flebile voce nell’aria. L’amore però non è solo quello tra uomo e donna, ma anche quello tra fratello e sorella, e del sostegno che quest’ultima, Anna, decide di dare al fratello quando scopre la sua relazione omosessuale. Una relazione intima e discreta, rispettosa di sé e degli altri, mai esibizionista, come, in fondo, amore vero vuole.   Cinzia Ceriani

 

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